Nel nome di Dio A dì 16 dicembre 1821
Alla presente Generale Adunanza adunata nelle solite forme intervennero
gl’infrascritti soggetti:
L’EE. LL. Il Nobil Signore Giuliano Malpeli
Il Signor Pietro Berti
Il Nobil Signore Federigo Gozj
Il Nobil Signore Francesco Maria Belluzzi
Il Nobil Signore Claudio Belluzzi
Il Nobil Signore Emilio Gozj
Signor Matteo Martelli
Signor Biagio Martelli
Signor Francesco Giangi
Signor Silvestro Cocchetti
Signor Bartolomeo Bartolotti
Signor Livio Casali
Signor Domenico Antonio Tini
Signor Dionisio Meloni
Signor Marino Masi
Signor Marino Berti
Arringatori
Signor Vincenzo Giannini
Signor Giovanni Malpeli |
Il Nobil Signore Mariano Begni
Il Nobil Signore Giuseppe Mercurj
Il Nobil Signore Luigi Giannini
Antonio Onofri
Signor Francesco Braschi
Signor Francesco Tonnini
Signor Vincenzo Belzoppi
Signor P. Antonio Damiani
Signor M. Antonio Ceccoli
Signor Silvestro Vita
Signor Pasquale Righi
Signor Marino Lonfernini
Signor Vincenzo Tini
|
La Reggenza propose al generale Consiglio l’Aggregazione
degl’infrascritti soggetti all’Ordine dei Patrizj, i quali, per essere
di un conosciuto distinto merito, furono a viva voce eletti:
Signor Conte Giulio Perticari di Pesaro
Signor Conte de Filippis Marchese di Longano di Napoli
Signor Fratelli Marchesi Colloredo di Udine
Signor Conte Armaroli di Macerata
La Reggenza espose gl’inconvenienti che nascevano in tempo di neve tanto
in Città, che nel Borgo e spiaggie per l’incuria dei particolari nel
fare le debite rotte, e se pareva al Generale Consiglio di darle in
appalto tassando di un quantitativo proporzionale tutti gli abitanti di
detti luoghi all’effetto indicato.
Il Generale Consiglio lodò il pensiero della Reggenza, e ne rimise alla
medesima l’esecuzione, come pure di porre un appoggio al muro sotto
all’Arco del Collegio onde impedire le frequenti cadute.
L’EE. LL. proposero l’elezione del Maestro di Grammatica, la di cui
scuola si è resa vacante per la rinuncia del Signor Abb. Don Giovan
Battista Cecchetti, alla quale concorrono i due infrascritti soggetti:
Il Signor Abb. Don Domenico Magrini di Pesaro
Il Signor Abbate (sic) Francesco Zamboni di Nocera.
Essendo stato communemente parlato con lode dell’uno e dell’altro
soggetto, fù posto a partito il Signor Abbate Magrini, che ebbe P B 29:
n. 2.
Allora fu risoluto di sospendere la ballottazione del Signor Abbate
Zamboni, e decretato che debba riputarsi secondo eletto.
Fu rigettata di unanime sentimento la supplica di Cristofaro Cesarini di
chiesa nuova, feritore con lo schioppo del Signor Antonio Cecchi del
Borgo, che chiede grazia del delitto commesso.
A.[ntonio] Onofri Segret.[ario] Dep.[utato] |