Data l'enorme
estensione della famiglia De Filippis (anticamente "de
Filippo" o "di Filippo"), è quasi impossibile
descriverne gli stemmi di tutti i rami.
Presso la
Biblioteca Nazionale di Napoli, Sezione Manoscritti Araldici, ne sono custoditi tre,
certamente relativi a rami differenti, del XVII° e XVIII° secolo.
Si
è anche recuperato uno stemma "de Filippis",
probabilmente più recente, pubblicato su "Cronotassi
iconografica e araldica dell'Episcopato Pugliese, Regione Puglia -
Assessorato alla Cultura - 1984", appartenente ad un Vescovo de
Filippis. Inoltre come da Pag. 73 del "Blasonario
G. delle Terre di Bari di E. Noja di Bitetto - 1921" esiste
un ulteriore stemma "de Filippis", nobili originari di
Barletta, in Puglia, il cui blasone è il seguente:
"di
rosso ad un cavaliere armato d'argento montato sopra un cavallo passante
dello stesso, calpestante una lancia spezzata, con il capo d'argento,
caricato di una crocetta di rosso. Cimiero: un geco al naturale,
collarinato di rosso, sormontato dalla divisa: Flagrat".
(Si ringrazia il Sig.
Lorenzo Longo de Bellis per la segnalazione di questi stemmi relativi a
rami pugliesi della famiglia).
|
|
Stemma de Filippo, ramo
di Angri e Nocera (Per concessione della
Biblioteca Nazionale di Napoli, Sezione
Manoscritti Araldici) |
Stemma de Filippo, altro ramo (Per concessione della
Biblioteca Nazionale di Napoli, Sezione
Manoscritti Araldici) |
|
|
Stemma de Filippo, altro ramo (Per concessione della
Biblioteca Nazionale di Napoli, Sezione
Manoscritti Araldici) |
Stemma de Filippis, altro ramo (da
Cronotassi iconografica e araldica dell'Episcopato Pugliese, Regione Puglia -
Assessorato alla Cultura - 1984) |
In questo sito ci si
occupa del ramo della famiglia de Filippis che ha come
capostipite (secondo le ricerche effettuate finora, gennaio 2007) Guglielmo di Filippo, padre del Regio Consigliere Don
Trojano di Filippo seniore, nativo di Siano (SA). Il cognome di
Filippo cambia in de Filippis già nel 1721,
come risulta dagli atti ufficiali del matrimonio di Trojano con Claudia
Mastellone, patrizia napoletana, celebrato a Napoli, dove vissero.
Lo stemma, la cui
origine temporale non è nota ma si ritiene essere nel XVIII° secolo,
è costituito da un braccio sinistro manicato, con
tre spighe poste a ventaglio, su uno sfondo di tre montagne rocciose,
così come appare
sul palazzo Delfico a Teramo (oggi il palazzo è sede della Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico") a sinistra dell'entrata principale.
Sopra lo scudo viene riportata la corona comitale a 16 perle di cui 9
visibili. Probabilmente la presenza delle spighe è legata in
qualche modo allo stemma di Longano (sotto): l'ex feudo, che
costituiva il predicato del titolo nobiliare comitale di famiglia, fu acquistato nel
1744 dal barone Antonio de Filippis, figlio di Trojano
seniore. Non è noto se tale stemma nasce in concomitanza con
l'acquisto del predetto feudo (il pugno con le spighe potrebbe
significare possesso terriero) o se esisteva già in precedenza.
Stemma del comune di Longano |
|
|
Stemma de Filippis (Palazzo
Delfico, Teramo)
|
Stemma de Filippis,
particolare (Palazzo Delfico, Teramo) |
|
|
Si ritiene ragionevolmente
che lo stemma in pietra venne apposto sulla facciata del Palazzo Delfico
a Teramo in occasione o
successivamente alle nozze tra Gregorio de Filippis di Napoli, Conte di
Longano, e Marina Delfico, nel
1820.
Una grafica diversa nel
rappresentare le montagne rocciose è visibile su uno chevalier di famiglia
(un anello-timbro con lo stemma dei conti di Longano, dove sono visibili quattro montagne
anzichè tre).
Anello
- timbro con stemma dei Conti di Longano |
|
|
Stemma famiglia De Filippis |
Blasonatura:
(De
Filippis): d'azzurro, al sinistrocherio di carnagione, vestito
d'oro, uscente dal fianco destro, impugnante tre spighe dello
stesso, sovrastante tre montagne rocciose al naturale, digradanti verso
destra.
|