Nei secoli trascorsi la presenza dei Delfico nella nostra città
ha contribuito a far conoscere Teramo oltre i ristretti confini
regionali, basti pensare alle opere di Orazio Delfico, il
naturalista, di Melchiorre Delfico, il filosofo e di Melchiorre
De Filippis Delfico, il musicista e caricaturista.
Con questo mio scritto voglio oggi ricordare due membri della
famiglia, forse meno noti, ma certo non meno illustri i quali,
pur vissuti in epoche ed ambienti diversi, nobilitarono con i
loro comportamenti il nome dei Delfico.
Ne 1821 nasce a Teramo il primo figlio del conte Gregorio De
Filippis e della marchesa Marina Delfico al quale fu dato il
nome di Troiano, in ricordo del nonno paterno.
Nel 1860 Troiano divenne Maggiore della Guardia Nazionale di
Teramo, con decreto del Dittatore Giuseppe Garibaldi dato a
Napoli il 12 settembre e, successivamente, venne eletto senatore
del Regno d'Italia.
Pur con tali gravosi impegni, il Delfico non smise di occuparsi
della sua Teramo, collaborando attivamente con le autorità
comunali e consentendo un uso anche pubblico dei magnifici
giardini del suo palazzo.
Poiché oggi si parla con insistenza di realizzare a Teramo un
nuovo teatro, con la formula del project financing, mi è
parso interessante far conoscere il project financing del
1860 con il quale fu completato il teatro comunale,
successivamente abbattuto.
Fra i documenti personali di Troiano Delfico, ho rinvenuta
questa lettera dell'allora Sindaco Irelli datata 28 settembre
1860 a lui indirizzata, unitamente ad altri illustri
concittadini, che integralmente trascrivo lasciando ai nostri
lettori ogni commento.
AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Teramo 28 settembre 1860
n. 875
Signori
Il Decurionato di mia presidenza nella seduta del 24 volgente
mese, tra le altre cose risolute, ha ritenuto indispensabile nel
momento animare dei pubblici lavori per dar da vivere alle
classi più numerose degli artieri di questa città, che sono
quelle dei Mastri Fabbricatori e falegnami; e principalmente di
riattivare e portare a compimento il fabbricato incominciato ad
uso di Teatro in S. Giorgio, opera tanto desiderata.
Considerato però che per raggiungere lo scopo occorrono mezzi
abbondanti e pronti questi mezzi non altrimenti potrebbero
ottenersi che rianimare le esazioni ed aumentarne il numero,
come pure col procurare delle offerte volontarie dai più
facoltosi cittadini.
Ed all'uopo nomino una deputazione composta dalle SS.LL.
Nel darne quindi loro partecipazione e nella piena fiducia
che accetteranno di buon grado lo incarico, Le prego caldamente
di occuparsene, col più vivo impegno il più presto possibile
Il Sindaco
G. Irelli
Dal conte Marino Delfico, figlio del senatore Troiano, nacque
nel 1896 Rita De Filippis Delfico, donna di nobili virtù, la
quale dedicò tutta la sua esistenza alla famiglia, alle opere
benefiche ed a conservare vivo, in Montesilvano, il ricordo dei
suoi antenati ed in particolare del nonno Troiano ivi deceduto
nel 1908.
Rita De Filippis Delfico muore nel 1989 a 96 anni, lasciando a
testimonianza del suo modo di essere, la seguente disposizione
per le sue esequie.
Se la liturgia lo consente, desidero che la cassa, con la mia
salma, sia poggiata in Chiesa, davanti a Dio sul nudo pavimento.
Cassa liscia senza fregi e desidero altresì che nel mio funerale
non figuri nemmeno un fiore, non corone, né cuscini.
Solo fra le mie mani, insieme al crocifisso e la corona, tre
boccioli di rose rosse ed una bianca, quale segno dell'amore e
ringraziamento al Padrone di tutte le cose ed alla Sua Madre
Santissima, per avermene fatte avere tante in vita, per la mia
incommensurabile gioia.
Viva preghiera rivolgo a chi volesse manifestare con fiori,
affetto e stima, devolvesse il corrispettivo della somma ad
opere di bene trascrivendo col proprio nome nell'apposita
registra di famiglia e che Dio li remuneri.
Sono queste come ho detto nel titolo, Briciole di Storia, ma
credo che il rileggerle possa fornirci preziosi insegnamenti. |