De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

biblioteca - archivio virtuale

Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

family web site

Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

Homa page 

Da Maestro a... Maestro

Riferimenti al Delfico in una abbastanza nota opera

del caricaturista Antonio Manganaro

di Francesco Granatiero

Nel 2012, sul sito web dell'ING (Istituto Nazionale per la Grafica), furono riprodotte le 32 tavole dell'abbastanza nota opera L’esposizione marittima visitata da Dante e Virgilio – Napoli – 1877 del celebre caricaturista pugliese Antonio Manganaro.

Opera in cui Manganaro, con cappello di drappo (dantesco) ed in compagnia di uno scheletrico Virgilio, visita i tanti padiglioni dell’Esposizione marittima di Napoli ironizzando sulle novità, sui prodotti e sulle tante persone (e personalità) lì incontrate.

Di queste tavole del Manganaro e della loro riproduzione sul sito web dell' "ING" si parlò per la prima volta, il 12 aprile del 2012, in un comunicato stampa http://www.comune.manfredonia.fg.it/news_long.php?Rif=2711 del Comune di Manfredonia (Fg) inerente alcune mie ricognizioni storico-artistiche su Manganaro, originario, appunto, della città sipontina.

Le vignette furono volutamente riprodotte, a loro tempo, a risoluzione bassa, il che, ancora oggi, ne impedisce di osservare bene i particolari e di leggere gli arguti versi satirici che le corredano.

A causa di ciò mi sono accorto solo ora, a più di un anno dalla citata pubblicazione, che nella tav. XXX (la penultima) de L’esposizione il Manganaro omaggiava il suo caposcuola ossia il grande Melchiorre De Filippis-Delfico. Il Manganaro, in questa bella vignetta, effigia in primissimo piano (a sinistra di chi osserva) il Cav. Antonio Fummo ossia il celebre inventore del piano-melodio (piano-melodico). Il Fummo viene raffigurato a figura intera di profilo con sfarzosa livrea e feluca (medesima mise che Fummo aveva nella rarissima foto di Giulio Rossi, foto degli anni '60 del sec. XIX, presente nel sito web www.internetculturale.itmentre con una mano (la sinistra) indica una sorta di cartello ovale, in cui si fa riferimento ad alcuni BALLABILI composti dal Maestro Delfico, e con l'altra mano (la destra)  manovra la manovella di uno stranissimo pianoforte a muro.

Bizzarro strumento musicale, questo pianoforte, che così viene descritto nel grosso cartello disegnato nella parte alta della tavola:

"TIRO-PIRO-MINO-AUTO-BASSO-PIANO - PIANOFORTE A TASTIERA, / A CILINDRO, ED A VAPORE, CHE SI SUONA CON LE MANI, COI PIEDI, E COL NASO. / INVENTATO DAL CAV: ANTONIO FUMMO NAPOLITANO PUROSANGUE. / Quest'istrumento ha il vantaggio  di suonare a secoli ed a bisecoli, di smozzare gl'in- / cendii a bordo, e di assordire l'inimico in tempo di guerra e farlo sudare in tempo di pace".

Pur essendo una vignetta in cui il Manganaro ironizza bonariamente sul Delfico "musicista" (piuttosto che sul "caricaturista"), si tratta comunque di un ossequio da Maestro a... Maestro.

Tuttavia, anche sul Delfico "caricaturista", il Manganaro ironizzò, sempre bonariamente, varie volte ("tema", quest'ultimo, fra gli altri, su cui rimando al mio saggio sul Manganaro di prossima pubblicazione).

Tra i due celebri caricaturisti, quindi, non mancarono... "colpi" da Maestro (parafrasando l'omonimo film-commedia del 2012 diretto da Frank Coraci).

Ad ogni modo, va detto chiaramente che le vignette di questi insigni Maestri dell'arte caricaturale italiana, a differenza di quelle dei tanti loro odierni colleghi, furono spassose e irriverenti, ma quasi mai volgari.

Due artisti galantuomini, dunque, della Napoli d'altri tempi. Due artisti galantuomini dell'Italia che fu!