Nel 2012,
sul sito web dell'ING (Istituto
Nazionale per la Grafica),
furono riprodotte le 32 tavole dell'abbastanza nota opera
L’esposizione marittima visitata da Dante e Virgilio – Napoli – 1877
del celebre caricaturista pugliese Antonio Manganaro.
Opera in cui
Manganaro, con cappello di drappo (dantesco) ed in compagnia
di uno scheletrico Virgilio, visita i tanti padiglioni
dell’Esposizione marittima di Napoli ironizzando sulle novità, sui
prodotti e sulle tante persone (e personalità) lì incontrate.
Di queste
tavole del Manganaro e della loro riproduzione sul sito web dell'
"ING" si parlò per la prima volta, il 12 aprile del 2012, in un
comunicato stampa http://www.comune.manfredonia.fg.it/news_long.php?Rif=2711
del Comune di Manfredonia (Fg)
inerente alcune mie ricognizioni storico-artistiche su Manganaro,
originario, appunto, della città sipontina.
Le vignette
furono volutamente riprodotte, a loro tempo, a risoluzione bassa, il
che, ancora oggi, ne impedisce di osservare bene i particolari e di
leggere gli arguti versi satirici che le corredano.
A causa di
ciò mi sono accorto solo ora, a più di un anno dalla citata
pubblicazione, che nella
tav. XXX (la penultima)
de L’esposizione il Manganaro omaggiava il suo caposcuola
ossia il grande Melchiorre De Filippis-Delfico.
Il Manganaro,
in questa bella vignetta, effigia in primissimo piano (a sinistra di
chi osserva) il Cav. Antonio Fummo ossia il celebre inventore del
piano-melodio (piano-melodico). Il
Fummo viene raffigurato a figura intera di profilo con sfarzosa
livrea e feluca (medesima mise che Fummo aveva nella
rarissima foto di Giulio Rossi, foto degli anni '60 del sec.
XIX, presente nel sito web www.internetculturale.it) mentre
con una mano (la sinistra) indica una sorta di cartello ovale, in
cui si fa riferimento ad alcuni BALLABILI composti dal
Maestro Delfico, e con l'altra mano (la destra) manovra la
manovella di uno stranissimo pianoforte a muro.
Bizzarro
strumento musicale, questo pianoforte, che così viene descritto nel
grosso cartello disegnato nella parte alta della tavola:
"TIRO-PIRO-MINO-AUTO-BASSO-PIANO - PIANOFORTE A TASTIERA, / A
CILINDRO, ED A VAPORE, CHE SI SUONA CON LE MANI, COI PIEDI, E COL
NASO. / INVENTATO DAL CAV: ANTONIO FUMMO NAPOLITANO PUROSANGUE. /
Quest'istrumento ha il vantaggio di suonare a secoli ed a bisecoli,
di smozzare gl'in- / cendii a bordo, e di assordire l'inimico in
tempo di guerra e farlo sudare in tempo di pace".
Pur essendo
una vignetta in cui il Manganaro ironizza bonariamente sul Delfico
"musicista" (piuttosto che sul "caricaturista"), si tratta comunque
di un ossequio da Maestro a... Maestro.
Tuttavia,
anche sul Delfico "caricaturista", il Manganaro ironizzò, sempre
bonariamente, varie volte ("tema", quest'ultimo, fra gli altri, su
cui rimando al mio saggio sul Manganaro di prossima pubblicazione).
Tra i due
celebri caricaturisti, quindi, non mancarono... "colpi" da Maestro
(parafrasando l'omonimo film-commedia del 2012 diretto da Frank
Coraci).
Ad ogni
modo, va detto chiaramente che le vignette di questi insigni Maestri
dell'arte caricaturale italiana, a differenza di quelle dei tanti
loro odierni colleghi, furono spassose e irriverenti, ma quasi mai
volgari.
Due artisti
galantuomini, dunque, della Napoli d'altri tempi. Due artisti
galantuomini dell'Italia che fu!