Cara Mammà
Mia stupito immensamente il sentire che non avete ricevuto più
mie lettere da che ritornò il corriere; e mi dispiace che non vi siano
giunte le polize che vi rimettevo che erano fra tutte 309:20; dico
mi dispiace soltanto perché o dovuto far fare l'impedimento al
banco; in somma per la perdita del tempo e per l'impiccio. La cosa che
mi fa maraviglia, e che avendo fatto assicurare il plico delle polize si sia disperso; basta, ripeto che non ve alcun pericolo di
poterle perdere: Io sto benissimo, come l'istesso spero di sentire di
voi e di tutta la famiglia. Spero che vorranno essere non tanto barbari
d'intercettare anche questa lettera per farvi stare in pensiero;
potrebbero dopo che l'hanno letta richiuderla e mandarvela la posta
dopo.
Credo che con la prima vostra che avrò il piacere di ricevere sentirò
i particolari dei sponsali di Aurora; approposito sarei curioso di
sapere qual è la causa del malumore della suddetta.
Desidero pure sapere notizie di Trojano pel quale io vi prego di star
di buon animo perché io poco pericolo ci vedo. Sarei ancora curioso di
sapere come anno sentito Bernardino, Melchiorre, e Trojano il mio
matrimonio, e che cosa anno detto.
Vi prego di abbracciare per me tutti i fratelli e sorelle, e di dare
i saluti di Peppino mio cognato a Melchiorre. Cleomene vi bacia la mano
e facendo lo stesso io col solito rispetto mi ripeto
Larino 23 giugno 1849
Vostro
af. mo Figlio
Filippo
[Indirizzo:]
A Sua Eccellenza
La Sig. ra Contessa D.a Marina De Filippis Delfico
Isernia per Teramo |