Napoli 3 gennaio 1857
Carissima Mammà
O' ricevuto contemporaneamente due vostre carissime, cioè, una in
data del 27 e l'altra in data dei 29 del p. p. mese, da tutte e due
rilevo con il solito piacere le vostre buone nuove e quelle di tutta la
famiglia, mentre di me posso dirvi lo stesso, godendo perfetta salute,
ed assicurandovi che non ò sofferto nulla della rottura dei vetri nel
giorno dello scoppio della polveriera.
Credo inutile ripetervi, che sino ad oggi non ho ricevuta la robba
che voi sapete, perché m'immagino che voi diggià saprete il motivo di
tale mancanza. Vi assicuro che sono curiosissimo di conoscere qualche
cosa, come gli amici e parenti, ai quali si doveva mandare detta robba,
sono nella medesima curiosità.
O' ricevuto la polizza di ducati cinquanta, e mi occuperò subito
della vostra commessione, e procurerò di eseguirla con tutta esattezza.
Giacchè voi mi dite che non avete molta premura di averla subito, così
vorrei sapere se la carta vi piacerebbe oscura, oppure chiara. A me
piace oscura. Dippiù io crederei che invece di mettere per sopra la
striscia di carta, si potrebbero prendere quelle bacchette dorate, che
sono molto più decenti della carta, e la differenza della spesa, sarebbe
di poco. Attendo perciò una vostra risposta a tal riguardo, e vi
assicuro che vi servirò con precisione, sperando che il mio gusto sulla
scelta della carta, si uniformi al vostro.
Circa la notizia che volete sapere, per quel giovane che vorrebbe
venire in questa Capitale per studiare la musica, vi dico, che non v'è
altro mezzo che fare una domanda al Ministro della Pubblica Istruzione
per ottenere una mezza piazza franca nel Real Collegio di Musica. Io non
saprei che altro consigliarvi.
Riguardo a quella supplica che mi mandaste tempo fà, e che io la
passai al Direttore; vi fò sapere che è stata conservata, vale a dire,
non sè n'è tenuto conto. Questo mi dispiace, ma io non ò che farci.
Finisco intanto pregandovi dei miei soliti saluti a tutti di casa,
mentre con rispetto vi bacio la mano, e mi ripeto.
Il Vostro Aff. mo Figlio
Melchiorre |