Napoli 7
gennaio 1857
Carissima
Mammà
Rispondo
alla vostra carissima in data del 3. del corrente mese, la quale
principalmente mi consola per le buone nuove che mi reca di voi e di
tutta la famiglia, mentre di me posso assicurarvi lo stesso, godendo
ottima salute.
Vi ripeto
ciò che vi ò detto con altre mie, cioè che la robba che mi doveva
essere inviata da Pescara, sino ad oggi, non mi è pervenuta. Questo
ritardo, che voi supponete che sia avvenuto per cattivi tempi, mi sembra
troppo lungo. Io credo, che, o non è partita detta robba, oppure
qualche disgrazia è accaduta la strada facendo. Basta, attendo con
premura che me ne diciate qualche cosa.
La notte
di Domenica scorsa, verso le dieci e mezzo, si sentì ripetere la
medesima esplusione avvenuta pochi giorni fa (1), se non chè vi fù
maggior spavento attesa notte. Un vapore che stava ancorato in rada e
che dovea partire la mattina, è saltato in aria. Si accese la
polveriera. La rottura dei vetri è stata minore ma lo spavento, come vi
ò detto, fu maggiore, dal perché, la pressione dell'aria, nel
momento dello scoppio, fece smorzare tutti i fanali a gas. Figuratevi la
confusione per tutta la città. Io fortunatamente mi trovava in casa,
dopo aver passata la sera ai giochi di Cavalli; e siccome pioveva
dirottamente, pensai di ritirarmi piuttosto che andare a vedere il ballo
a S. Carlo; dove mi hanno detto che vi fu molta confusione, perché
anche colà il gas si smorzò, e si rimase al buio. Si dice che le
vittime di una simile disgrazia ascendono al numero di 50. -, e
sarebbero state dappiù se tutto l'equipaggio si fosse trovato
imbarcato. O' voluto raccontarvi questo avvenimento, perché so che
costì le notizie giungono sempre molto esagerate, e voi potreste
mettervi in pensiero per me. Ma non dubitate perché io mi fò il fatto
mio, come lo è stato sempre.
Sento con
piacere che costì si aprirà il teatro, e son sicuro che ci andrete
qualche volta per divagarvi.
La notizia
della supplica che voi mi rimetteste tempo fa ve la diedi con la passata
posta, perché non sò che altro dirvi.
Vado
vedendo per qualche casa, ma vi assicuro che è una cosa molto
difficile. Basta, spero di trovarla come la desidero, altrimenti
bisognerà che mi contenti di rimanere nell'attuale; e ciò ve lo
farò sapere subito che avrò deciso.
Finisco
intanto pregandovi dei miei soliti saluti a tutti di casa, mentre con
rispetto vi bacio la mano, e mi ripeto.
Il Vostro
Aff.mo Figlio
Melchiorre
|