De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

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Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

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Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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Epistolario

Melchiorre De Filippis Delfico

Melchiorre De Filippis-Delfico alla madre Marina.

Lettera datata Napoli, 13 maggio 1857

Ubicazione del manoscritto: Archivio privato

A cura di Lina Ranalli

Napoli 13. Maggio 1857

 

Carissima Mammà

O' ricevuto la vostra carissima in data dei 9. del corrente mese, e mi consolo delle buone nuoce che mi date di tutta la famiglia mentre di me posso dirvi lo stesso, godendo perfetta salute.

Vi dirò in breve la riuscita della recita del D. Pasquale; Un trionfo più completo non si poteva desiderare. Non trovo parole da potervelo esprimere. E' andato tanto bene e tanto bene, che per tutta Napoli si parla con entusiasmo di questa cosa. Domenica a sera, nell'istesso giorno in cui io nell'anno passato debbuttai costì col Trovatore, o debbuttato qui col D. Pasquale. Il pubblico era imponente, perché oltre il Re di Baviera e suo seguito, vi erano tutti i nostri Principi Reali e Principesse. Il Nunzio Apostolico e tutti gli Ambasciatori stranieri; oltre poi le principali dame Napoletane, e tutta la primissima nobiltà. Vi assicuro che ci à voluto un po' di faccia tosta per cantare dinnanzi a questi Signori; ma grazie al Cielo tutto è riuscito a meraviglia. Io nel duetto con D. Pasquale sono stato molto applaudito e chiamato due volte fuori. Nell'aria anche moltissimi applausi con chiamate fuori. Il pezzo concertato è andato ottimamente. Alla mia romanza, cantata dentro le scene con accompagnamento di chitarre, moltissimi applausi e chiamata fuori. Il duettino con la donna anche è andato bene. Vi accerto che io ne sono soddisfattissimo, non tanto per gli applausi, perché si sà bene, che questi non mancano quando si canta in una sala; ma son molto lusingato dalle lodi che ò ricevuto dai maestri, dà professori di orchestra, ed in particolare da Mercadante, il quale mi ha colmato di lodi; e mi ha dette tante e tante cose, che veramente mi lusingano troppo il mio amor proprio. Il Re di Baviera, poi ne è rimasto così soddisfatto, e s'è tanto divertito che alla fine dell'opera, ci volle conoscere a noi altri esecutori, e ci à colmati di amabilità. Più, si à voluto notare i nostri nomi, e si à portato un libretto del D. Pasquale, dicendo che lui avrebbe serbato eterna memoria della bellissima serata, passata in casa de la Field, e per dare un'attestato della sua riconoscenza donava al maestro che ci aveva concertati, una decorazione; non so di che ordine. Vorrei dirvi tutte le particolarità avvenute in quella serata, ma giacchè è prossima la mia venuta costì, me le serberò per dirvele a voce. Solo vi ripeto che per noi è stato un trionfo completo. Anche ieri sera posso assicurarvi che è andata meglio che la prima volta. Tutta la corte Napoletana ci à onorati per la seconda volta. Zio Giovannino ha fatto benissimo la parte del Protagonista, ed è stato ugualmente festeggiato come tutti gli altri. Appena usciranno degli articoli sui giornali, che parleranno di questo fatto; non mancherò di mandarveli. Vorrei continuare a dirvi tante e tante altre cose, ma temo di non spiegarmi abbastanza, per cui le rimetto, di dirvele a voce.

Vi rimetto la lettera che mi ha scritta Rubini, dalla quale rileverete il tutto. Le cambiali le ò già spedite ai fratelli, e spero che le riceveranno con esattezza.

Finisco intanto baciandovi la mano, e salutando secondo il solito tutti di casa, mi ripeto.

 

Il Vostro Aff.mo Figlio

Melchiorre

 

[Indirizzo:]
A S. E.

La Sig.ª  D. ª Marina De Filippis Delfico

Contessa di Longano

Teramo

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Indirizzo

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Un ringraziamento particolare al Dott. Tommaso Santoro per aver messo a disposizione il documento originale.