Napoli 18 aprile 1857
Carissima
Mammà
Con
il solito piacere ò ricevuto la vostra carissima in data dei 14. del
corrente mese, perché principalmente mi dà le vostre buone nuove e
quelle di tutta la famiglia, mentre di me posso assicurarvi lo stesso
godendo perfetta salute. Solamente mi è dispiaciuto sentire che
Michelina soffre un gonfiore alla guancia, causato dalla cavata di una
mola. Speriamo che sia cosa passeggiera, e che presto possiate dirmi la
sua perfetta guarigione.
O'
piacere che andrete a passare qualche giorno in campagna, e vi auguro di
avere buon tempo, come lo abbiamo quì. Io ò deciso di partire verso i
principî del prossimo mese di giugno, spero che così potrò trovarmi
per la vostra gita all'Aquila. Del resto, attendo i vostri ordini su
tale proposito.
Presentemente
mi trovo occupato a scrivere una musica. Da un mio amico ò avuto un
bellissimo libretto, e vi accerto che è veramente bello, ed io con
piacere ci adatto la musica. Non so se questo mio lavoro potrò
presentarlo al pubblico, ma ad ogni modo quando sarà compito, si vedrà
cosa si dovrà fare. Intanto mi serve di occupazione, e nelle ore che mi
restano disponibili mi applico al detto travaglio. Anche un'altra cosa
mi tiene molto occupato. Cioè in casa del Sig. De la Field (1) si stà concertando un'opera in musica, questa è D. Pasquale
(2). Io fo la parte del tenore, mio zio quella di D. Pasquale, la padrona di
casa quella del soprano, ed un altro signore quella del baritono. Si
rappresenterà su di un teatro che detto Sig.r de la Field tiene in
casa, a grande orghestra, e con tutto ciò che fà d'uopo per montare
un'opera in musica. L'impresa è un poco ardua, ma speriamo di
riuscirci. Intanto già per tutta Napoli si sà questa faccenda, per cui
sarebbe una cosa ridicola se non si potesse effettuire per insufficienza
degli esecutori.
Questa
musica potrà andare in iscena dopo la novena di S. Gennaro, cioè verso
la metà di maggio per cui abbiamo molto tempo per concertarla bene.
Quasi in tutti i giorni facciamo i concerti, ed a via di concertare si
arriverà ad impararla a memoria, perché la maggior difficoltà è
questa, cioè saper bene la parte a memoria. Non mi dimenticherò di
parlarvene quando saremo andati in iscena.
Finisco
intanto pregandovi dei miei soliti saluti a tutti di casa, mentre con
rispetto vi bacio la mano, e mi ripeto
Il
Vostro Aff.mo Figlio
Melchiorre
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