Napoli 23 maggio 1857
Carissima Mammà,
Con il solito piacere apprendo dalla vostra carissima in data dei 19
del corrente le buone nuove di tutta la famiglia, mentre di me posso
dirvi lo stesso, godendo perfetta salute.
Io non ancora ò domandato il permesso, ma nell'entrante settimana me
ne occuperò; e spero di ottenerlo. O' pensato di partire verso i
principî del mese entrante, ed attendo sapere da voi se vi troverò a
Montesilvano, oppure in Teramo.
Farò subito lavorare il siggillo che voi desiderate, ed alla mia
venuta ve lo porterò. Non mi dite di che grandezza lo bramate, ma io
spero d'indovinare il vostro gusto.
Mi farete il piacere di dire a D. Achille Ginaldi che io ò ricevuto
la sua lettera, ma non posso occuparmi del suo comando, perché si è
dimenticato di dirmi di che si tratta. Non mi basta conoscere il nome
del supplicante, bisogna che io sappia che cosa si domanda; senza di ciò
non posso servirlo.
Intanto finisco, pregandovi dei miei soliti saluti a tutti di casa,
mentre col dolce pensiero di presto riabbracciarvi, con rispetto vi
bacio la mano, e mi ripeto.
Il Vostro Aff.mo Figlio
Melchiorre |