Napoli 24 gennaio 1857
Carissima Mammà
Anche questa volta son restato privo di vostre lettere, perché la
posta di Teramo non è giunta, credo, a causa dei pessimi tempi che
abbiamo. Nella certezza della continuazione delle vostre buone nuove, e
quelle di tutta la famiglia, posso assicurarvi lo stesso di me, godendo
perfetta salute.
Vi rimetto qui accluso il cartellino del procaccio. Spero che
riceverete con esattezza le due scatole che vi ò rimesse, e sono curioso
di conoscere se la carta da me scelta, incontra il vostro genio. La
bordura e la carta per sotto, neanche ve l'ò potuto inviare con questa
posta; ma spero in ventura, potervi servire senza meno.
Qui il carnevale, secondo il solito, è languidissimo, e non abbiamo
altri divertimenti, che i soliti spettacoli ai soliti Teatri. Spero che
costì vi divertiate, e che le feste che si daranno nella nostra casa,
riusciranno brillantissime.
Rimetto in ventura dirvi più cose, intanto finisco pregandovi dei
miei saluti a tutti di casa, mentre con rispetto vi bacio la mano, e mi
ripeto.
Il Vostro Aff. mo Figlio
Melchiorre |