De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

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Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

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Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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Epistolario

Melchiorre De Filippis Delfico

Melchiorre De Filippis-Delfico alla madre Marina.

Lettera datata Napoli, 31 gennaio 1857

Ubicazione del manoscritto: Archivio privato

A cura di Lina Ranalli

Napoli 31 gennaio 1857

 

Carissima Mammà.

Con il solito piacere apprendo dalla vostra carissima in data 27. spirante mese, le buone nuove di tutta la famiglia, mentre di me posso dirvi lo stesso, stando benissimo. Attendo con piacere sentire lo sgravo di Michelina, e spero che nel prossimo maggio verrò costì a fare la conoscenza del nuovo nipotino o nipotina.

Con questa posta vi mando la bordura di carta. Spero che la riceverete con esattezza; Intanto vi fò sapere che zia Amalia (1) ha eseguite le vostre commissioni, e credo che con la messaggiera di lunedì vi manderà il tutto. La vostra polizza di ducati cinquanta che mi avete inviata con la passata posta, l'ò data a zia Amalia, e credo che neanche gli sarà sufficiente. Basta, di questo ve ne scriverà lei direttamente. La nota della spesa fatta per il parato di carta, ve la manderò in ventura.

Qui il carnovale non esiste, non vi sono neanche feste particolari. Il solo Teatro è l'unico divertimento, che standoci in tutto il corso dell'anno, ora è lo stesso. La Ristori (2) darà ancora due o tre altre recite e poi và a Roma. Io l'ò sentita nella Medea, nella Pia dei Tolomei, nei Gelosi fortunati, e nella Locandiera di Goldoni,

Vi dico la verità, a me à fatto poca impressione. La Sodoschi (3) che stà ai Fiorentini (4) mi piace dippiù. (S'intende bene che io ò sentito la Sig.ª Ristori senza pagar nulla (5), giacchè se avessi dovuto comprare il biglietto, certo che non l'avrei sentita); costa nientemeno che 18. carlini, e 12. ducati un palco.

Costì vi divertirete nel corso di questo carnevale, e fate benissimo. Io avrei il piacere di trovarmici, ma come fare? per ora mi sembra impossibile poter ottenere un permesso. Rimetterò nella prossima primavera questo desiderato piacere, e sarò felice passare un mese in vostra compagnia.

Finisco intanto, pregandovi dei miei soliti saluti a tutti di casa, mentre con rispetto vi bacio la mano, e mi ripeto.

 

Il Vostro Aff. mo Figlio

Melchiorre

Pag. 1

 

Pag. 2

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(1) Moglie del Barone Giovanni Genovesi, zio di Melchiorre.

(2) Famosa attrice tragica, Adelaide Ristori, nacque a Cividale del Friuli il 29 gennaio 1822. Nel 1847 sposa il Marchese Giuliano Capranica del Grillo, dal quale ebbe 4 figli. Attrice molto popolare in tutto il Regno. "Nel 1857, andò in scena al Fondo, La Medea del Legouvé, con la Ristori che destò fanatismo (...) rappresentò pure al Fondo la Pia dei Tolomei e la Fedra (...). L'eco della sua fama giunse nelle province, e in breve, il nome di Adelaide Ristori divenne popolare in tutto il Regno, e gli studenti, tornando a casa nelle vacanze, la portavano al cielo, (...)." Raffaele De Cesare, La fine di un regno, Roma, Newton Compton, 1975, 2 vol, pag. 131-132 (I° Vol).

(3) Si tratta dell'attrice Fanny Sadowsky, che recita al Fiorentini La fama della Sadowsky, è oscurata dalla Ristori, che comunque continuerà "(...) ad avere sempre i suoi partigiani appassionati, e i suoi adoratori. L'anno innanzi aveva sposato il marchese Vincenzo Santorelli." R. De Cesare, La Fine ...op. cit., pag 132

(4) "(...) Ma il teatro veramente di moda, dopo il San Carlo e che continuò ad esserlo anche dopo il 1860, fu quello dei Fiorentini. Un teatro di prosa come quello Napoli non ha avuto più". R. De Cesare, La Fine ... op. cit., pag. 132.

(5) "I Teatri (...) avevano compagnie fisse il San Carlo e il Fondo (...) Non v'erano biglietti d'ingresso. Esisteva perciò una classe così detta di smestitori, i quali assistevano allo spettacolo gratuitamente, o girando di palco in palco... Quest'astuzia, che era una frode bella e buona, la chiamavano Scoppola, e veniva particolarmente adoperata dagli studenti..." , R. De Cesare, La Fine ... op. cit., pag. 127.

Un ringraziamento particolare al Dott. Tommaso Santoro per aver messo a disposizione il documento originale.