De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

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Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

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Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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Epistolario

Melchiorre De Filippis-Delfico alla madre Marina

Lettera datata Napoli, 19 marzo 1856

Ubicazione del manoscritto: Archivio privato

A cura di Lina Ranalli

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Indirizzo

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Trascrizione

Napoli 19 marzo 1856

Carissima Mammà
Con il solito piacere ho ricevuto la vostra carissima in data dei 15 del corrente mese, dalla quale ho appreso le buone nuove di tutta la famiglia, mentre di me posso accertarvi lo stesso, godendo perfetta salute. Con questa posta vi mando una scatola contenente il lume per la nostra scala, ed un poco di caffè di cacao che ò preso nella farmacia omiopatica. Spero che il tutto vi giunga bene, e che il detto lume riesca di vostro pieno gradimento, assicurandovi che questo si usa in tutte le gradinate le più decenti.
O' ricevuto la nota dei colori da mandarsi a Troiano, e come voi desiderate li ò subito ordinati. Intanto vi fò sapere che la spesa dei soli colori ascende a D: 12 – o 13. Quella dei pennelli non posso dirvela, ma ad un dipresso potrà essere di 30 carlini. E attendo che mi mandiate il danaro, giacchè vi dico francamente che io non posso anticipare detta somma. Il lume costa carlini 15, ed il cacao carlini 4. più la scatola carlini tre; in tutto ò speso carlini 23.- che vi prego aggiungerli al denaro che mi manderete per i colori.-
Con quest'ordinario riceverete pure un barile vuoto, e se fosse possibile lo vorrei pieno di buon vino. Il conduttore della messaggiera che giungerà costì giovedì, sarà incaricato di ricevere detto barile di vino, e se voi non ve lo troverete costì, potrete farglielo trovare sotto Montesilvano, o a Pescara. Scusate di questa noia, ma son certo che se potrete favorirmi lo farete col massimo piacere; ed io ve ne sono obbligatissimo.
Accostandosi la S. Pasqua, non manco di augurarvela felicissima, unitamente a tutti di casa. In questa occasione sarei contentissimo se potessi trovarmi a voi d'accanto, ma giacchè per ora non posso avere questo piacere, così mi contento di bearmi col pensiero che tra non molto sarò a riabbracciarvi.
Finisco intanto pregandovi dei miei soliti saluti a tutti di casa, mentre con rispetto baciandovi la mano, mi ripeto.
P. S. Il Sig. D. Luigi Iacobucci mi ha data la scarpa di Margherita, attendo di sapere da voi, cosa ne debbo fare.

Il Vostro Affezionatissimo Figlio
Melchiorre

[Indirizzo:]
A S. E.
La Sig. D.ª Marina De Filippis Delfico
Contessa di Longano
Teramo

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Un ringraziamento particolare al dott. Tommaso Santoro per aver messo a disposizione il documento originale.