De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

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Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

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Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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Epistolario

Melchiorre Delfico all'Abate Fortis

Lettera n. IV, datata San Marino, 1 ottobre 1801

Pubblicata in Francesco Balsimelli, Epistolario di Melchiorre Delfico - Lettere Sammarinesi, Arti Grafiche della Balda, Repubblica di San Marino, 1934

Si dà notizia della morte di Caterina e della nascita di Marina, figlie di Orazio Delfico, nipote di Melchiorre, e di Diomira Mucciarelli

Ubicazione del manoscritto: Biblioteca di Stato della Repubblica di S. Marino

A cura di Luciana D'Annunzio, (03/2007)

 

Trascrizione

Al Cittadino Alberto Fortis, Bibliot[eca]rio dell'Istituto Nazionale in Bologna

San Marino 1 ottobre 1801

Mio dilett[issi]mo - Dalla tua poscritta da Milano devo credere che già sarai al tuo posto, quod f f.f. Sicchè puoi immaginare che non passerà molto, che verrò, anzi verremo a riabbracciarti tutti, aspettando qui mio f[rate]llo nel corrente mese; e per conseguenza anche Orazio e la Sig[no]ra saranno della partita, sperando che questa sia totalmente rimessa dai sofferti mali e sventure, che ci hanno tenuto nelle più gravi pene ed angosce per più di un mese, ed è appena da tre giorni che incominciamo a respirare con qualche calma. Fin dai 18 di agosto mia nipote nel fine del settimi mese della sua gravidanza fu attaccata da una febbre putrida con sintomi gravissimi di affanno, tosse secca, delirio, tr. E per di più all'undecimo fu sorpresa da fine colica spasmodica che pose all'orlo del pericolo la sua vita, e bisognò farle eseguire i riti della chiesa. Coll'assidua assistenza e diligente cura ci riuscì finalmente di liberarla, ed al vigesimo fu senza febbre; ma mentre progrediva felicemente nella convalescenza s'infermò la figlia con male simile, con tutto che durante l'infermità della madre si fosse tenuta lontana dalla casa. Le nostre cure non furono così felici per la bambina, come l'erano state per la genitrice, ed al nono giorno fu soccombuta . Essa era il,nostro diletto perché fra i difetti infantili sviluppava un talento singolarissimo ed una intelligente tenerezza, e posso assicurarti non aver veduto nulla di simile all'età di trenta mesi. Se questa perdita fu desolante per tutti fu un colpo terribile pel cuore della madre, questo fece ricomparire le convulsioni e la colica spasmodica in un modo più atroce e refrattario a tutti i presidj, e non cedè finalmente che all'uso dè bagni caldi: questi però neppur si trovaron efficaci la terza volta, e s'era quasi alla vera desolazione, quando ai dolori colici incominciarono ad intermettersi quelli di parto o aborto, che non furono gravissimi e che in breve cessarono col parto, che fu abbastanza felice, ed essa fortunata per esservisi trovato un bravo Professor d'Ostetricia che l'aiutò a liberarla prestamente e senz'alcuna pena della paziente. Avevo tralasciato di dire che nella colica si manifestò un terribile travasamento di bile, che aveva riportato una febbre di cattiva indole ed un itterizia delle più decise. Fortunatamente dopo il parto tutto va in meglio, e se altro strano fenomeno non accade possiamo giudicarla per assicurata. Immagina dunque come siamo stati mio nipote ed io per più di un mese. Per preservar lui, che pareva già vicino ad infermarsi, gli feci prendere un romitorio, che produsse il miglior effetto; ed in quanto a me subito che ho potuto ripigliar riposo e serenità di animo, mi sono sentito di non aver bisogno di medicine. La prole imperfetta da tre giorni vive ancora; ma l'esser tanto esile, e l'aver dovuto soffrir moltissimo prima di venir alla luce ci fa sperar poco su la di lei vita. In un mese tre malattie letali, una nascita ed una morte. Questo stato di disgrazia ci ha fatto sentir con poca consolazione e contenti l'eredità del M[arche]se Mazzocchi scaduta finalmente ad Orazio colla morte della vedova. Se non fosse sopraccarica di legati fini alla somma di 1280 ducati annui, sarebbe qualche cosa, ma pur credo che resteranno per lui almeno 1500. Ecco quanto posso dirti delle cose nostre. Attendo ora apprendere il tuo felice arrivo e situazione, e più il momento di poterti riabbracciar di persona, come ora fo col cuore. Addio.