Dopo l'insuccesso repentino della
Repubblica Napoletana e la prima restaurazione borbonica del 1799, Melchiorre Delfico
si rifugiò in esilio a S. Marino dove scrisse la storia della piccola
Repubblica e ne ricevette la cittadinanza. In occasione della commemorazione del
centenario dalla morte fu eretta in S. Marino una statua (opera dello scultore Enrico Saroldi, 1935 (1)).
Come riportato nel
libro di Luigi Savorini "Le onoranze a Melchiorre Delfico nella Repubblica di
San Marino" del 1936, "Da oltre tre anni il popolo e il governo andavano
preparando le onoranze al più caro dei loro cittadini onorari. Quando,
nell'estate del 1932, mi recai per la prima volta a San Marino seppi dall'allora
Cancelliere degli Esteri Federigo Gozi che tutto era già predisposto per
l'erezione di un monumento. La massima delle onoranze, dopo altre che erano
state già fatte. Da tempi lontani una lapide ricordava il filosofo teramano nel
palazzo della Reggenza. Altra lapide era stata apposta posteriormente sul fronte
della casa in cui il Delfico abitò per ben quattro anni, dal 1800 al 1804. E «
via Melchiorre Delfico » era stata intitolata la strada che passa sotto quella
casa. Onoranze che altrove sarebbero sembrate più che bastevoli. Ma con
l'approssimarsi del centenario il culto per lo storico della libertà perpetua si
era ravvivato e ardeva di più intensa luce. Da tutti, concordemente, si volle il
monumento. (...) Sorse così il monumento che avrebbe potuto essere inaugurato
proprio il 21 giugno 1935, se non si fosse voluto far coincidere la celebrazione
con la vigilia delle feste del Patrono. Un monumento che aveva suscitato qualche
dubbio negli studiosi del Delfico. Una statua a figura intera, per un
personaggio di cui non si conoscono che due ritratti a mezzo busto! Ma lo
scultore era quel geniale artista che risponde al nome di Enrico Saroldi di
Carmagnola residente a Milano. Artista modernissimo, dotato di straordinarie
facoltà interpretative, capace di raggiungere anche nei più difficili soggetti
le definitive espressioni, senza cadere nel manierato, nell'artificioso. (...)
Malgrado gli scarsi elementi messi a sua disposizione, dalle sue mani la figura
intera del Delfico è balzata vivace, elegantissima nella linea e nel costume
dell'epoca pazientemente ricostruito nei musei e nelle biblioteche milanesi,
idealizzata, e pure somigliantissima alla nota iconografia, atteggiata e
movimentata in tale aristocratica compostezza da dar subito l'idea del signore
di razza e del pensatore. E perchè acquistasse maggiore imponenza il monumento è
stato collocato al termine di un ampio viale fiancheggiato da giardini e da
ville signorili, in una zona nuova aperta con titanico sforzo nella viva roccia,
su di uno sfondo aereo d'azzurro infinito, con la prospettiva del paesaggio
sottostante che si perde lontano lontano verso i monti che lo abbracciano ad
anfiteatro."
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Enrico Saroldi
(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre
Dèlfico", Teramo) |
La celebrazione avvenne il 1° settembre 1935.
Sempre dal citato libro del Savorini: "I discendenti di Melchiorre Delfico
erano rappresentati dalla baronessa donna Bice Casamarte dei conti Delfico,
dall'onorevole conte dottor Marino Delfico, dal marchese Luciano Delfico e dal
patrizio aquilano avv. Luigi Signorini-Corsi con le gentili sorelle" (2).
A suggello della celebrazione, venne offerta in
onore degli ospiti una colazione dalla Eccellentissima Reggenza della
Serenissima Repubblica di San Marino, nel cui menù ufficiale furono
presenti pietanze come i tortelloni sanmarinesi e zuppa dell'Abruzzo, in onore
del filosofo teramano, e nel relativo libretto (di dimensioni 17 x 12 cm)
pubblicato per l'occasione, venne anche indicato a penna il nome del cuoco che preparò
il pranzo.
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Libretto pubblicato in occasione dell'Inaugurazione del monumento a
Melchiorre Delfico
(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre
Dèlfico", Teramo) |
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La statua
di Melchiorre Delfico è in bronzo, alta 3,54 m.
(su altre fonti è scritto circa 3,70 m.). Sui tre lati del basamento sono riportate le scritte seguenti:
lato frontale:
A
MELCHIORRE DELFICO
FILOSOFO E STORICO
DELLA LIBERTA'
PERPETUA
IL SENATO E IL
POPOLO
lato sinistro:
A MCMXXXV d.F.R.
MDCXXXIV
lato destro:
NEL CENTENARIO
DELLA MORTE
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Particolare base monumento |
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