(1) La Guardia Nazionale era sorta negli stati
preunitari italiani sin dal 1796 sul modello di quella francese, al
fine di creare un "esercito del popolo" che desse il proprio aiuto
in caso di necessità al nucleo originario dell'esercito volontario.
Subito dopo lo sbarco dei Mille (1860), vista
l'impossibilità dell'esercito piemontese di presidiare tutto il
Mezzogiorno e la necessità di creare un nuovo esercito nazionale, si
decise la formazione della Guardia Nazionale Italiana con decreto
reale del 5 luglio 1860.
Primo compito di questa milizia fu quello di
combattere e reprimere il brigantaggio imperante nel sud
dell'Italia. Il fatto che le sue unità fossero composte da "locali",
secondo i piemontesi, poteva essere un vantaggio: i briganti
sarebbero stati arrestati dalla loro stessa gente e la popolazione
avrebbe collaborato più facilmente con i propri concittadini
piuttosto che con l'esercito piemontese a lungo considerato
"invasore".
Purtroppo il comportamento non sempre legittimo delle
Guardie, in alcuni luoghi si comportarono peggio dei briganti
stessi, vanificò ben presto l'opera di quei reparti della Guardia
Nazionale che agivano onestamente e valorosamente.
Nel 1870, infine, con l'istituzione della Milizia
Territoriale "gemella" della Guardia Nazionale, quest'ultima iniziò
a perdere valore ed efficacia tanto da determinarne l'ufficiale
scioglimento nel 1876. |