Quel Melchiorre
un po'... british |
|
di Francesco
Granatiero
Scritto in favore dell'autenticità delle
tavole di Melchiorre De Filippis DELFICO pubblicate dal Vanity Fair |
|
A confermare l'autenticità delle tavole
di Melchiorre De Filippis DELFICO pubblicate nel celeberrimo
periodico Vanity Fair
sono, secondo il mio parere, soprattutto:
il suo caratteristico
tratteggio incrociato
per le ombre cosiddette portate;
la personalissima coloritura delle scarpe di vernice nera lucida
(riscontrabile in numerosi personaggi da lui raffigurati);
l'eccessiva essenzialità del tratto rispetto a quello della maggior
parte dei suoi colleghi coevi del
Vanity Fair
; la scarsa plasticità delle pieghe degli abiti (alquanto evidente
soprattutto nella tavola raffigurante
Sir Gabriel Goldney);
la caricatura di Mr Henry
Fawcett, che ricorda
inevitabilmente la posa
(postura) tipica di alcuni personaggi da lui
pupazzati. |
|
- autocaricatura L'Americano mi vuol bene
presente nella seconda pagina della Lettera "illustrata" del
1888 di Melchiorre De Filippis-Delfico pubblicata sul sito web
http://www.defilippis-delfico.it;
|
|
|
|
- autocaricatura (con le sembianze di un
uccello) tratta dalla tavola n. 10 Fratelli Palizzi
dell'Album di Caricature del 1860 pubblicata sul sito web
http://www.defilippis-delfico.it; |
|
|
|
Riguardo il cromatismo, va da sé che il
Nostro ha dovuto uniformarlo a quello dei suoi colleghi coevi del
notissimo periodico inglese.
Il DELFICO fu costretto, al di là del grande
prestigio derivante dalla breve collaborazione al Vanity Fair, a
rinunciare a quel certo contrasto cromatico tipico della maggior
parte delle caricature della cosiddetta
Scuola Napoletana
della seconda metà dell'Ottocento.
Caricature di cui egli è stato e sarà
Il Principe, seppure, a
quanto pare, un po'... british. |
|
|
|