Francesco Statella Marchese di Spaccaforno è discendente
della famiglia Statella dimorante in Siracusa già nel XIV secolo e che
si vuole originaria dalla Francia. Nasce da Antonio, Principe di Cassaro
e di Sabuci, Marchese di Spaccaforno, Barone di Mongiolino etc. e da
Stefana Moncada e Bologna. Gentiluomo di camera di Ferdinando II di
Borbone e consultore di Stato viene nominato Intendente di Teramo il 31
dicembre 1837, carica che verrà ricoperta ufficialmente sino al 1844, ma
di fatto sino al 1842.
L'Intendente, funzionario collocato a capo della
provincia dal 1806 durante il governo francese nel regno di Napoli,
rappresentava il re. Considerato strumento dell'accentramento monarchico
era la prima autorità incaricata dell'amministrazione civile,
finanziaria e dell'alta polizia, sostituito dopo l'unità d'Italia dal
Prefetto.
Il Marchese di Spaccaforno, durante il suo governo
continuò l'opera iniziata dal predecessore Comm. Bonaventura Palamolla
nel migliorare le condizioni edilizie, viarie ed economiche della città
di Teramo.
La nota, proveniente dall'archivio privato dei
discendenti De Filippis Delfico, non ha data e non fa alcun riferimento
alla circostanza del banchetto. Trattasi sicuramente di uno di quegli
appuntamenti mondani, che non erano rari nel Palazzo dell'Intendenza,
come in altre case aristocratiche teramane, dove l'elite
cittadina si incontrava dando luogo a quelle relazioni fondamentali per
il confronto politico, l'attività culturale e l'aggregazione sociale.
Non è raro imbattersi tra le carte d'archivio di Gregorio
De Filippis Delfico in "appunti" o lettere, inviate alla moglie Marina
quando era in viaggio, dove sono descritte fogge di abiti, stili di vita
e consuetudini, ma anche ricette di piatti esotici denotanti il suo
spirito di fine osservatore. |