Con una cerimonia molto partecipata e piena di emozioni è stato
festeggiato, sabato 21 novembre, nella corte interna della Biblioteca
Provinciale il "ritorno a casa" del ritratto del grande storico e
filosofo teramano Melchiorre Dèlfico. Un dono degli "Amici della
Dèlfico" alla loro biblioteca. Alla presenza di un folto pubblico e di
alcuni discendenti della nobile famiglia teramana, hanno preso la parola
per illustrare le vicende legate al quadro: il direttore della
biblioteca Luigi Ponziani, la presidente dell’Associazione "Amici della
Dèlfico" Manuelita De Filippis, l’assessore alla Cultura della Provincia
di Teramo Giuseppe Di Michele, la giornalista e saggista Paola Sorge.
Anna Maria Ioannoni Fiore, pianista e musicologa, ha letto brani tratti
dalla raccolta poetica Gl’incanti soavi della solitudine e della
malinconia di Gregorio De Filippis Dèlfico, dall’Epistolario
di Melchiorre Dèlfico, dai Ricordi teramani di Francesco
Balsimelli, un illustre letterato inviato a Teramo dalla Repubblica di
San Marino (1934) per raccogliere notizie sulle opere di Melchiorre.
Il quadro, di cui non si conoscono ancora autore e datazione, era appeso
su una parete di una sala di Palazzo Dèlfico come sappiamo da un altro
quadro, opera di Troiano Dèlfico, che ritrae la famiglia di Gregorio De
Filippis, conte di Longano e di Marina Dèlfico all’interno di quella
stanza.
Dal palazzo di famiglia il dipinto uscì nel 1881 per seguire una
discendente Dèlfico, la giovane Vinca andata in sposa al possidente
neretese Simone Sorge.
Nella divisione successiva dei beni di Vinca Sorge, che fu amica di
Francesco Paolo Michetti e Gabriele D’Annunzio, il quadro passò nelle
mani della nipote Paola Sorge, giornalista e scrittrice, che lo ha
conservato gelosamente nella sua casa romana.
Lo ha amato molto, ha detto Paola Sorge nel suo intervento, ed è stato
per lei quello che erano le immagini dei penati per i Romani. Una sorte
di nume tutelare da cui si è sempre sentita sostenuta. Non è stato
facile per lei separarsene, ha spiegato, ma alla fine ha ceduto alle
affettuose sollecitazioni degli Amici della Dèlfico perché le sembrava
giusto che Melchiorre tornasse nella sua casa e nella sua città, tra i
suoi concittadini. Per particolari sulla famiglia Dèlfico e sul quadro
di Troiano Dèlfico vedi il sito internet www.defilippis-delfico.it |