Francesco Balsimelli, sammarinese, visse dal 29 gennaio 1894 al 21
febbraio 1974. Iniziata la sua carriera all'Istituto Guinicelli di
Bologna, dove insegnò dal 1918 al 1923, fu chiamato a ricoprire la
cattedra di lettere presso il ginnasio-liceo di San Marino,
occupando poi quella di italiano, latino greco e diritto
costituzionale sammarinese nel liceo classico. Preside dal 1958 al
1967, anno in cui raggiunse la meritata pensione. A lui si deve la
fondazione dell'Annuario del Ginnasio-Liceo della Repubblica
di San Marino, che alimentò con tutte le sue forze, di cui curò nove
numeri. Corrispondente di quotidiani e periodici italiani ed
esteri, fu un osservatore frizzante. Oltre a saggi storici,
letterari e giuridici, scrisse drammi, commedie e fiabe musicali.
Perseverante ricercatore, diede un grande contributo
all'approfondimento delle memorie storiche sammarinesi; osservatore
caustico e arguto della nostra società contemporanea, ne sottolineò
gli aspetti salienti, partecipando attivamente a sodalizi culturali.
Fu Capitano Reggente nel semestre aprile-ottobre 1944, periodo
burrascoso e politicamente difficile.
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Francesco Balsimelli
(Per concessione della Biblioteca di Stato e Beni Librari della
Repubblica di San Marino) |
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La compianta dott.ssa Clara Boscaglia,
donna di elevata cultura e importante figura politica del Paese, in una
accorata commemorazione del Prof. Balsimelli, comparsa sull'Annuario
1977-1978, scrive: "…ho pensato
che Francesco Balsimelli ha scritto molte e pregevoli cose su San Marino,
sulla sua evoluzione da Comune a Stato, sulle sue istituzioni: lo ha fatto
con perizia, con grande passione e con grande amore."
Al termine della sua rievocazione per l'
impegno civile e di uomo di Stato ella scrive: "…mi
è sembrato che Francesco Balsimelli sia l'ultimo frutto di un mondo
sammarinese, schivo e geloso di sé, poco incline un tempo a scopiazzare da
altri, di un mondo che ha prodotto una sua cultura originale, se per
cultura intendiamo non solo ricerca ed erudizione, ma anche capacità
creativa e costume di vita, singolo e collettivo."
Nel necrologio comparso sul
periodico locale SAN MARINO viene ricordato che:
"Il
Dott. Prof. Comm. Francesco Balsimelli, uno dei massimi
esponenti della cultura sammarinese, è morto. Aveva ottant'anni.
Valida figura di democratico convinto e di coerente
antifascista, il Balsimelli fu prestigioso insegnante per 44
anni nel patrio Ginnasio-Liceo di stato, del quale resse per
qualche tempo la presidenza.
Già membro del Consiglio Grande
e Generale per due legislature, il Balsimelli tenne la massima
carica reggenziale in un momento difficile e burrascoso per il
nostro Paese, prodigandosi ad alleviare i disagi e le sofferenze
della cittadinanza e dei centomila sfollati, nel travaglio della
guerra che lambiva i confini della Repubblica portandovi
pericoli e rovine.
Del Balsimelli restano opere di notevole
valore storico e letterario, unite al ricordo della sua brillante attività
giornalistica. Fra i suoi studi e le sue ricerche figurano anche
interessanti trattati sugli Statuti e la Costituzione di San Marino.
Spirito sottilmente arguto e profondamente umano, egli seppe unire sempre
lo studio alla vita e le cose grandi alle semplici. Con la sua scomparsa
lascia un lutto incolmabile per la cultura, per la scuola e per la
cittadinanza."
Ancora, la Dott.ssa Maria Antonietta
Bonelli, ex funzionario del Ministero per gli Affari Esteri, profonda
conoscitrice della storia del nostro Paese ed autrice di innumerevoli
scritti sammarinesi, nel ricordare Balsimelli ne sottolinea l'intima
essenza di un uomo che conosceva l'importanza dell'attività internazionale
del nostro paese, i limiti che un piccolo Stato ha per propria naturale
caratteristica.
Le testimonianze fin qui riportate sono
supportate dalla sua ampia bibliografia, che riportiamo a conclusione
dell'articolo e che spazia dai luoghi del diletto ai valori fondamentali
del nostro stato.
Noi non abbiamo avuto la fortuna di
conoscere questo grande personaggio che tanto si è interessato al legame
tra la Repubblica e Melchiorre Delfico, tanto da creare un ponte ideale
che congiunge Teramo a San Marino, ma attraverso una sua
testimonianza vogliamo provare ad
immaginarcelo intento a contemplare i luoghi in cui forse ancora si aggira
lo spirito del filosofo teramano.
"…Varco
primo la soglia del cortile non senza commozione (...) Salgo l'ampio
scalone in istile impero e sono assorto come se nella penombra dovessi
vedere in cima con passo claudicante muoversi incontro la veneranda
figura di un vecchione; accelero i passi come per impedire al vegliardo di
farmi tanto onore: «Prego, signor
cavaliere, non si disturbi, sono io che…"
"…Il palazzo è disabitato da trent'anni (...) Il conte Marino ha fatto
questa grande eccezione per me; egli non me lo dice, ma lo intravvedo, lo
intuisco (...) Egli ha ridato vita a questo palazzo per una settimana:
domestici, arredamenti, argenterie, cristallerie, biancheria, tutto è
stato ammobiliato per ricevere l'illustre ospite (...)"
RASSEGNA STAMPA:
Com’è atteso dalla stampa il lavoro su "Melchiorre
Delfico e la Repubblica di San Marino".
Il 27 settembre 1934 il Comitato deliberava fra le altre
cose di "pubblicare uno studio completo sulle relazioni intercorse fra
il Delfico e la Repubblica ospitale, affidandone l’incarico al prof.
Francesco Balsimelli che già su giornali e riviste n’ha dato importanti
saggi, e deliberando di mandarlo prossimamente a Teramo per le opportune
ricerche nella biblioteca avita dei Delfico, messa gentilmente dai
proprietari Conti Marino e Luciano a sua disposizione".
(Il popolo sammarinese – 30
settembre 1934)
……..Di Melchiorre Delfico si interessano gli studiosi
sammarinesi, e alcune pubblicazioni, che sono un ottimo saggio di un
lavoro completo, sono, di già state fatte dal prof. Francesco Balsimelli,
di cui sono note la competente attività e la passione che lo animano per
le ricerche e gli studi di storia sammarinese.
(Il popolo di Roma – 4 ottobre
1935 anno XII)
…..La Repubblica di San Marino ne ha promosso uno studio
completo ed a questo scopo il Comitato dei prossimi festeggiamenti ha
delegato il prof. Francesco Balsimelli, scrittore facile e geniale, a
recarsi a Teramo per studi e ricerche presso quella Biblioteca. Il
Balsimelli ha ripetutamente pubblicato dei brevi studi sul Delfico e or
non è molto che ha dato alle stampe un opuscolo contenente
l’epistolario di Melchiorre Delfico, nei suoi rapporti con la Repubblica
di San Marino.
(Il popolo di Roma – 12 ottobre 1934)
In preparazione delle solenni onoranze, che la Repubblica
di San marino e la città di Teramo, si apprestano a celebrare al grande
insigne storico Melchiorre Delfico, ospite della gloriosa Repubblica,
Francesco Balsimelli, cultore delle memorie patrie, e noto autore di
apprezzati studi storici, illustra con passione ed amore nella maniera
più vasta e degna, non solo il periodo della permanenza in San Marino
del grande Teramano, ma le relazioni sella sua vita con la Repubblica.
Da due anni, con articoli e monografie, l’attività di
Balsimelli è volta a questa mobilissima fatica, e frutto delle sue
lunghe, minuziose e pazienti ricerche sono articoli e pubblicazioni di
vivo interesse. Basta ricordare il cospicuo epistolario raccolto,
ordinato e illustrato dal Balsimelli, per averne un’esatta idea.
Quale membro di quel Comitato, che erigerà in San Marino
un sobrio ed elegante monumento a colui che si rese benemerito della
Repubblica eternandone i fasti gloriosi, il Balsimelli lavorava con
trasporto mirabile e con vivissimo entusiasmo, contribuendo non poco
all’illustrazione della nobile tradizione umanistica, vanto giustificato
della millenaria Repubblica.
Questi studi preliminari ai festeggiamenti, sono fonte
inesauribile di notizie e documenti, che l’ingegno di Francesco
Balsimelli, viene illustrando con quella sagacia e con quell’acume che
tutti gli riconoscono, e che con tanto amore impiega a beneficio delle
patrie istituzioni.
Al già numeroso gruppo di studi sul Delfico, si
attendono ora da lui i risultati delle sue esplorazioni nell’archivio
familiare del Delfico a Teramo ove il Balsimelli ha di recente potuto
consultare cartelle, scritti, epistolari e quanto più caro il Delfico ed
i suoi eredi hanno saputo e potuto raccogliere.
(Il Resto del Carlino, 28 Nov.
1934 a. XIII)
(Il Mattino, Napoli 13 Nov. 1934).
A fine di raccogliere il più gran numero di notizie e di
documenti per lo studio che il Comitato pubblicherà in occasione dei
festeggiamenti, furono a suo tempo inviate circolari con apposito
questionario a tutte le Biblioteche, Archivi, Librerie antiquarie e
collezionisti privati d’Italia e dell’estero, ed ora siamo in grado di
poter assicurare che molte importantissime informazioni, copie
manoscritte e fotografate di documenti sono pervenute da Rimini,
Bologna, Napoli, vaticano, Modena, Parigi, Copenaghen e altre notizie si
attendono specie dalla Biblioteca Nazionale di Parigi e dalla Biblioteca
Apostolica, per le ricerche nei Quali Istituti sono state interessate le
nostri Legazioni in Parigi e presso la Santa
Sede.
(Il Popolo sammarinese, 3 Marzo
1935.)
Come già si è annunciato, la Repubblica di San Marino si
prepara a celebrare il centenario della morte dell’illustre economista
Melchiorre Delfico. Oltre al monumento che gli verrà eretto e le altre
manifestazioni che alla sua memoria verranno tributate, uno studio ampio
e completo sta facendo con passione il noto storico Francesco Balsimelli; e sarà questa la parte migliore della
commemorazione. E’ risaputo che le ricerche in
merito sono feconde e piene del massimo interesse.
Viva pertanto è l’attesa del pubblico, che nelle
pagine del Balsimelli, comprenderà, ammirerà ed onorerà degnamente
l’autore delle "Memorie Storiche"
(Il popolo di Roma, 3 Marzo
1935, XIII).
Nell’autunno ultimo decorso la Repubblica mandò a Teramo
un suo fiduciario il prof. Francesco Balsimelli, che fu ospite del conte
Marino Delfico e ne trasse buoni elementi per uno studio, che sarà
pubblicato in occasione del centenario, sui rapporti tra Melchiorre
Delfico e la Repubblica di San Marino.
(Il giornale d’Italia, 10
Maggio 1935).
(La tribuna, 17 marzo 1935, anno XIII).
Accompagno questo articolo di rassegna stampa con poche
righe, in quanto in esso l’operosità e la professionalità del prof.
Francesco Balsimelli sono ampiamente trasposte. Il documento è
conservato presso la Biblioteca di Stato della Repubblica di San Marino
tra le carte del prof. Pietro Franciosi, personaggio insegne e cultore
della valore civile e sociale di questo Paese.
Il testo è un esempio di come alcune personalità dello
scorso secolo operarono affinché la Repubblica, la sua storia ed i
personaggi che la accrebbero, fosse nota in gran parte dell’Italia.
Possiamo dire che venne attuato quello che oggi è
definito un evento mediatico, attraverso il coinvolgimento delle
testate giornalistiche più importanti della Penisola, che contribuì non
solo a rendere note le attività celebrative ma anche l’importanza del
lavoro svolto dal prof. Balsimelli. |