De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

biblioteca - archivio virtuale

Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

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Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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News - Marzo 2007

A marzo l'uscita del terzo titolo della Collana di Ricerche&Redazioni "Piccola Biblioteca scientifica Abruzzese" Presentazione del libro MELCHIORRE DELFICO DELLA IMPORTANZA DI FAR PRECEDERE LE COGNIZIONI FISIOLOGICHE ALLO STUDIO DELLA FILOSOFIA INTELLETTUALE

A marzo l'uscita del terzo titolo della Collana di Ricerche&Redazioni

"Piccola Biblioteca scientifica Abruzzese".

MELCHIORRE DELFICO

DELLA IMPORTANZA DI FAR PRECEDERE LE COGNIZIONI FISIOLOGICHE ALLO STUDIO DELLA FILOSOFIA INTELLETTUALE (1823)

a cura di Aldo Marroni, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2007

12x19, 72 pagine

Piccola Biblioteca Scientifica Abruzzese (3)

ISBN 978-88-88925-13-4

 

 

Melchiorre Delfico, "Della importanza di far precedere le cognizioni fisiologiche allo studio della filosofia intellettuale"

Melchiorre Delfico, "Della importanza di far precedere le cognizioni fisiologiche allo studio della filosofia intellettuale"

La memoria dal titolo Della importanza di far precedere le cognizioni fisiologiche allo studio della filosofia intellettuale venne elaborata da Delfico nel 1823 in occasione di una seduta dei membri dell'Accademia Reale delle Scienze di Napoli. Giacinto Pannella e Luigi Savorini la ripubblicarono nel III volume delle Opere complete, stampate in Teramo dall'editore Fabbri, tra il 1901 e il 1904. Lo scritto č riproposto all'attenzione della comunitŕ filosofica e degli studiosi di cultura regionale, nella stessa versione leggibile nelle citate Opere complete. L'illuminante introduzione e le puntuali note al testo di Aldo Marroni offrono l'opportunitŕ di cogliere appieno il profondo significato filosofico dello scritto, lo stimolante contesto intellettuale entro cui Delfico operň da protagonista, la visione cosmopolita che lo ha ispirato e infine il prestigio di cui ha goduto tra gli illuministi piů radicali, come si evince dalla straordinaria lettera di Destutt de Tracy pubblicata in appendice al volume.

 

Con questo suo scritto, ora qui riproposto, Delfico ci offre un compendio importante del suo pensiero e una testimonianza del suo forte legame con la filosofia francese del suo tempo, segnatamente con quella del sensista Condillac, del medico-filosofo Cabanis e di Destutt de Tracy.

 

Giovanni Gentile defině questa memoria un testo nel quale il filosofo teramano, giŕ molto avanti negli anni, "sapeva di avervi affrontato il problema intorno al quale s'era aggirato il suo pensiero in tutta la sua vita scientifica". č impossibile, infatti, comprendere il Delfico riformatore politico ed economista senza aver prima chiarito la visione del mondo implicita in ogni sua decisione. Lo scritto, qui riproposto all'attenzione degli studiosi dopo un lungo oblio, č la testimonianza filosoficamente piů alta del suo legame con gli illuministi francesi che lo consideravano un loro autorevole sodale. Non č dunque senza motivazione che Eugenio Garin lo ha ritenuto il vero rappresentante in Italia del secolo dei Lumi.