La
memoria dal titolo Della importanza di far precedere le cognizioni
fisiologiche allo studio della filosofia intellettuale venne
elaborata da Delfico nel 1823 in occasione di una seduta dei membri dell'Accademia
Reale delle Scienze di Napoli. Giacinto Pannella e Luigi Savorini la
ripubblicarono nel III volume delle Opere complete, stampate in
Teramo dall'editore Fabbri, tra il 1901 e il 1904. Lo scritto č
riproposto all'attenzione della comunitŕ filosofica e degli studiosi
di cultura regionale, nella stessa versione leggibile nelle citate Opere
complete. L'illuminante introduzione e le puntuali note al testo
di Aldo Marroni offrono l'opportunitŕ di cogliere appieno il profondo
significato filosofico dello scritto, lo stimolante contesto
intellettuale entro cui Delfico operň da protagonista, la visione
cosmopolita che lo ha ispirato e infine il prestigio di cui ha goduto
tra gli illuministi piů radicali, come si evince dalla straordinaria
lettera di Destutt de Tracy pubblicata in appendice al volume.
Con
questo suo scritto, ora qui riproposto, Delfico ci offre un compendio
importante del suo pensiero e una testimonianza del suo forte legame con
la filosofia francese del suo tempo, segnatamente con quella del
sensista Condillac, del medico-filosofo Cabanis e di Destutt de Tracy.
Giovanni
Gentile defině questa memoria un testo nel quale il filosofo teramano,
giŕ molto avanti negli anni, "sapeva di avervi affrontato il
problema intorno al quale s'era aggirato il suo pensiero in tutta la
sua vita scientifica". č impossibile, infatti, comprendere il
Delfico riformatore politico ed economista senza aver prima chiarito la
visione del mondo implicita in ogni sua decisione. Lo scritto, qui
riproposto all'attenzione degli studiosi dopo un lungo oblio, č la
testimonianza filosoficamente piů alta del suo legame con gli
illuministi francesi che lo consideravano un loro autorevole sodale. Non
č dunque senza motivazione che Eugenio Garin lo ha ritenuto il vero
rappresentante in Italia del secolo dei Lumi. |