De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

biblioteca - archivio virtuale

Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

family web site

Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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News - Marzo 2020

Presentazione del volume

"A tavola con il tempo. Cronache, documenti e menů

nella storia d’Abruzzo e oltre”

 Il 16 dicembre 2019, a Teramo, nella sala polifunzionale della Provincia in via Comi, č stato presentato il volume “A tavola con il tempo. Cronache, documenti e menů nella storia d’Abruzzo e oltre” di Alessandra Gasparroni con un contributo di Luciana D’Annunzio, Ricerche&Redazioni Ed.

Alla presentazione del volume, la cui pubblicazione č stata sostenuta dal Gruppo Medico D’Archivio, sono intervenuti, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il rettore dell’universitŕ di Teramo Dino Mastrocola e Claudio D’Archivio, direttore scientifico dell’omonimo Gruppo Medico. Ha moderato lo storico Sandro Galantini. Il volume, folto di 368 pagine con illustrazioni su carta naturale di pregio, č interamente dedicato all’alimentazione nella storia abruzzese tra il XII secolo e gli anni ’50 del Novecento.

 
 

La presentazione del libro “A tavola con il tempo” sulla storia dell’alimentazione in Abruzzo Il 16 dicembre 2019, a Teramo, nella sala polifunzionale della Provincia in via Comi, č stato presentato il volume “A tavola con il tempo. Cronache, documenti e menů nella storia d’Abruzzo e oltre” di Alessandra Gasparroni con un contributo di Luciana D’Annunzio, Ricerche&Redazioni Ed. Alla presentazione del volume, la cui pubblicazione č stata sostenuta dal Gruppo Medico D’Archivio, sono intervenuti, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il rettore dell’universitŕ di Teramo Dino Mastrocola e Claudio D’Archivio, direttore scientifico dell’omonimo Gruppo Medico. Ha moderato lo storico Sandro Galantini. Il volume, folto di 368 pagine con illustrazioni su carta naturale di pregio, č interamente dedicato all’alimentazione nella storia abruzzese tra il XII secolo e gli anni ’50 del Novecento. L’attenzione dell’antropologa Alessandra Gasparroni e dell’Archivista di Stato Luciana D’Annunzio, collaboratrice sin dal 2007 del nostro sito, si č focalizzata su pranzi e banchetti celebrati nelle cittŕ ma anche nelle localitŕ minori della regione, con un occhio di riguardo a quelle dell’area teramana, tanto nei palazzi quanto nelle residenze di personaggi illustri in occasioni diverse. Celebrazioni istituzionali, banchetti di parata, pranzi nuziali, gare gastronomiche e molti altri avvenimenti hanno permesso di seguire il divenire storico attraverso il cibo. L’attenta analisi storico-antropologica č stata condotta ad ampio spettro indagando su testi, articoli specialistici e attingendo a una documentazione d’archivio per lo piů inedita, particolarmente ampia e variegata mai messa insieme prima d’ora, tratta da archivi pubblici e privati, laici ed ecclesiastici. Tra gli archivi privati ha avuto ampio risalto il fondo Delfico conservato presso l’Archivio di Stato di Teramo, soprattutto su quanto Gregorio De Filippis Delfico con minuziosa precisione, elenca nei registri di contabilitŕ e amministrazione, una serie infinita di acquisti di alimenti e anche piatti preparati e ricette di cucina che rappresentavano le abitudini alimentari di una famiglia del ceto agiato teramano. Attraverso le annotazioni si desume l’uso di cibi raffinati che venivano acquistati secondo le stagioni e anche lo stile della loro vita familiare nella quale si aprivano i salotti di casa o per ricevere persone in visita, festeggiare eventi e mandare a Napoli, dove risiedevano figli e parenti, cibi preparati e alimenti che provenivano anche dalle loro campagne. Nel testo č riportata altra specifica documentazione giŕ pubblicata su questo sito come la “Tavola di Spaccaforno” ed alcune lettere che il caricaturista e musicista Melchiorre De Filippis Delfico spedisce da Napoli alla madre Marina nelle quali faceva richiesta di alcuni alimenti come i tartufi, le salsicce le “mortadelle di Amatrice”.

Copertina

 

Immagine della manifestazione