1. Utilizzo di piante della
flora abruzzese e mediterranea
La scelta delle piante della flora abruzzese
si riallaccia a un discorso di restauro paesaggistico che non va a
scontrarsi con la tradizione e la storia del luogo. Il giardino pensato
è un giardino ecologico dove deve essere minima la manutenzione e dove
si possano attirare uccelli e insetti utili quali farfalle e api.
Le specie selezionate sono prettamente
arbustive, cespugliose o piccoli alberi.
La Pyracantha coccinea (biancospino
sempreverde) si utilizzerà per le siepi di delimitazione. La Pyracantha,
di portamento arbustivo, è utilizzata per creare siepi difensive
ecologiche, particolarmente amata dalle api e dalle farfalle durante la
fioritura, amata dagli uccelli per le sue bacche colorate in
autunno-inverno. La specie resiste benissimo alla siccità e alle basse
temperature e non richiede costose manutenzioni. Da utilizzarsi come
siepe libera o come siepe potata in forme squadrate.
Viburnum tinus (Laurotino) e Ligustrum
vulgaris (Ligustro comune) si utilizzeranno in associazione intorno al
complesso della fonte realizzando cespugli sempreverdi di un bel colore
verde smeraldo. Il Viburno, dal portamento arbustivo, fiorisce nel mese
di febbraio con graziosi fiorellini bianchi a mazzetti che ricoprono
tutta la pianta. In estate si colora di bacche blu che attirano uccelli.
Il Ligustro comune, anch'esso arbusto, fiorisce nella tarda primavera e
i suoi fiori profumatissimi sono ricercati da api e farfalle. Anche le
bacche del Ligustro sono amate da molti uccelli.
Il Cercis siliquastrum (Albero di Giuda) si
utilizzerà con esemplari isolati intorno alla fontana e nelle aree in
prossimità della strada Pretara. Si tratta di un piccolo albero
caratterizzato da un meravigliosa fioritura dai colori caldi nei mesi
primaverili. E' un alberello che non necessita cure particolari e che
resiste a periodi siccitosi e basse temperature.
Prunus spinosa (Prugnolo) e Crataegus
oxyacanta (Biancospino) si utilizzeranno in associazione per creare
macchie di colore in prossimità della strada. Entrambi arbusti,
caratterizzati da profumate fioriture primaverili, il Prugnolo e il
Biancospino sono piante resistenti alle condizioni climatiche più
avverse. Le bacche del Biancospino e i frutti del Prugnolo, inoltre,
sono ricercati da molte specie di uccelli.
Sulla scarpata sotto Via Pretara, assieme
agli alberi di Robinia pseudacacia che mantengono stabile il terreno e
che incrementano le fioriture nei mesi primaverili, si inserirà una
bella pianta del Mediterraneo, l'Hypericum calicinum. E' una tappezzante
sempreverde che regala splendidi fiori gialli in primavera e può vivere
sia al sole che all'ombra. Non teme il freddo e il caldo estivo.
2. Creare un giardino di
piante aromatiche
Un vero e proprio giardino di piante
aromatiche e officinali, invece, nascerà sulla scarpata di fronte alla
fontana. Le varietà da utilizzare in associazioni saranno:
Lavanda spiga,
Origanum vulgare,
Origanum majorana,
Hissopus,
Santoreggia,
Rosmarinus officinalis,
Salvia officinalis,
Thimus vulgaris,
Mentha,
Calamintha,
Allium,
Lippia citriodora.
Le piante aromatiche riescono ad allontanare,
con il loro profumo, le zanzare e gli insetti nocivi. I loro fiori
attirano volentieri api e farfalle. Un giardino delle aromatiche ben
strutturato e ben curato non potrà che allietare qualsiasi permanenza
nell'area della fontana. Si tratta di piante rustiche che resistono al
caldo estivo e al freddo invernale. Sarà comunque necessario, ai fini di
un loro sviluppo rigoglioso, trovare una posizione particolarmente
soleggiata con un terreno sempre ben drenato.
3. Piante acquatiche e pesci nella vasca
della fontana
Nella vasca ripulita da alghe e rifiuti si
potranno coltivare piante acquatiche ossigenanti come il Myriophillum,
il Ranunculus lingua (Ranuncolo acquatico) e la Elodea. Così facendo
nasce un ambiente acquatico idoneo per l'allevamento delle Gambusie,
voraci divoratrici di larve di zanzare.
4. La pavimentazione
Per quanto riguarda la pavimentazione
dell'area davanti alla fontana, tra i due bracci, si può utilizzare la
pavimentazione in mattone anticato oppure la classica pavimentazione
tradizionale in ciottoli e laterizi che un tempo era utilizzata nel
centro storico di Loreto. Nel piazzale e sulla strada di accesso
all'area della fontana si può utilizzare una pavimentazione in opus
incertum con pietra luserna.
5. Illuminazione notturna
L'illuminazione notturna della fontana non
deve essere un singolo lampioncino o un singolo faretto sistemato in un
punto. Più faretti dovranno essere posizionati nei punti focali e la
luce dovrà creare sfumature di colore sfruttando i volumi del
monumento. Lampioncini a candelabro particolarmente eleganti potranno
essere posizionati in prossimità della strada per illuminare
maggiormente l'area circostante ma non dovranno mai disturbare la
visione d'insieme del monumento.
La gestione del bene
La gestione di un bene pubblico di così
grande interesse non è mai cosa facile. Per renderlo fruibile e sempre
elegante, il bene non potrà contare solo sulle classiche, sporadiche
manutenzioni dell'amministrazione locale. Una gestione combinata
pubblico-privato potrebbe essere la soluzione migliore. Il privato (una
associazione o una cooperativa) si interesserebbe della manutenzione e
della fruizione. La visita potrebbe essere organizzata in questo modo:
gratuita all'esterno della fonte e a pagamento per visitare tutto il
complesso interno con le vasche di decantazione e le falde acquifere.
Non deve mancare una preparata guida per accompagnare scolaresche e
singoli visitatori. Devono essere previsti anche corsi specifici di
educazione ambientale incentrati sulla tematica dell'acqua. La Fonte
dovrà essere il cardine di un percorso tematico nel centro storico di
Loreto che non deve solo interessarsi ai musei locali ma spaziare anche
su tradizioni, storia, paesaggio e natura. Realizzare, infine, anche un
piccolo opuscolo dedicato alla storia della Fonte Grande, alla sua
edificazione e alle sorgenti d'acqua di Loreto Aprutino che potrà essere
distribuito ai gruppi turistici.
Ai fini della sicurezza del complesso
bisognerà chiudere l'area della fonte con una sbarra per evitare che
qualcuno possa intrufolarsi con le auto e parcheggiare fin davanti al
monumento. Prevedere, se è il caso, di allestire un sistema di
video-sorveglianza a circuito chiuso che possa registrare ventiquattrore
su ventiquattro tutto quello che accade nell'area, soprattutto di notte,
onde scongiurare atti vandalici ai giardini e alla struttura stessa. In
pratica, tutta l'area restaurata della fonte dovrà diventare off-limits
e potrà essere aperta al pubblico solo per particolari eventi che
coinvolgono la cittadinanza (festa patronale, sagre, spettacoli,
concerti ecc...).
Il turista che arriva alla Fonte Grande deve
trovarsi in un luogo ameno, ricco di fascino, di profumi, di storia e
non in una discarica a cielo aperto! Ogni manifestazione organizzata
nella Fonte Grande deve essere un evento che lascia il segno e che
commuove. Trasformare la fontana in un bel quadro paesaggistico che si
anima davanti agli occhi e che lascia suggestioni e ricordi piacevoli,
sia di giorno che di notte, è sicuramente una grande conquista e una
grande vittoria. |