De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

biblioteca - archivio virtuale

Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

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Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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Iconografia completa di Melchiorre Delfico

di Luciana D'Annunzio, Massimo De Filippis Delfico, Fausto Eugeni

Dopo due anni esatti dalla prima pubblicazione dell'articolo "Ritratti di Melchiorre Delfico", e grazie ad  approfondite ricerche su numerosi testi e giornali d'epoca, pubblichiamo una iconografia completa del nostro filosofo illuminista, con la convinzione che la stessa sia assolutamente esaustiva. Si ringraziano tutte le persone che hanno contribuito alla ricerca.

Immagine n.1

Ritratto di Melchiorre Delfico, autore ignoto, sec. XVIII, olio su tela

Ritratto di Melchiorre Delfico, autore ignoto, sec. XVIII, olio su tela

Ritratto di Melchiorre Delfico, autore ignoto, sec. XVIII, (particolare), olio su tela

Ritratto di Melchiorre Delfico, autore ignoto, sec. XVIII, (particolare), olio su tela

- fonte: Archivio privato Famiglia Sorge (L’Associazione culturale "Amici della Dèlfico" ha acquisito nel 2009 il ritratto per farne dono alla Biblioteca Provinciale "Melchiorre Delfico")

- data: fine '700

- autore: ignoto

E' questo il ritratto più conosciuto. Di autore ignoto e di dimensioni 55x70 cm, si suppone essere stato realizzato verso la fine del '700. E' stato oggetto della cartolina-ricordo con annullo speciale che venne emessa a Teramo il 21 giugno 1985 per il 150° anniversario della morte (Melchiorre Delfico morì a Teramo il 21 giugno 1835). Questo ritratto è visibile sullo sfondo del dipinto che ritrae la famiglia del Conte di Longano Gregorio De Filippis Delfico.

Immagine n.2

Ritratto giovanile di Melchiorre Delfico

Ritratto giovanile di Melchiorre Delfico

- fonte: immagine riportata in Giovanna Manetta Sabatini, Mosciano Sant'Angelo nell'Abruzzo teramano e nel Regno di Napoli durante il secolo XVIII, 1997, Sant'Atto di Teramo, Edigrafital, p. 377. Manca indicazione della fonte originale dell'immagine.

- data: ignota

- autore: ignoto

E' questo l'unico ritratto giovanile di Melchiorre Delfico. Di autore ignoto, viene riportato in Giovanna Manetta Sabatini, Mosciano Sant'Angelo nell'Abruzzo teramano e nel Regno di Napoli durante il secolo XVIII, 1997, Sant'Atto di Teramo, Edigrafital, p. 377, sintesi storica compilata su documenti ed atti ufficiali e legali, che però non riporta la fonte. Potrebbe essere però (ipotesi ancora da confermare) un ritratto moderno e di fantasia eseguito da Francesco Savini junior, figlio o nipote di Francesco Savini che viene ringraziato in apertura di volume per i disegni che hanno impreziosito la pubblicazione. L'immagine è stata ripresa da Giovanni Di Leonardo, Michelangelo Cicconi nel secolo dei lumi, 2000, Media Edizioni, insieme ai ritratti di Vincenzo Comi e dell'abate Berardo Quartapelle che con Melchiorre Delfico furono alcuni tra i protagonisti della Rinascenza teramana.

Immagine n.3

Ritratto di Melchiorre Delfico

Ritratto di Melchiorre Delfico

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: Litografia tratta da Poliorama Pittoresco, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: 1835 - 1836

- autore: ignoto

Ritratto di Melchiorre Delfico di autore ignoto, pubblicato sul Poliorama Pittoresco di Napoli, del 1835 o 1836. Questa immagine venne pubblicata nel volume "Teramo nell'800". Emidio Tesei (1),  studente del Liceo Ginnasio "Melchiorre Dèlfico", nel 1892 ritrasse questa immagine. L'opera del Tesei si trova presso la Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico" di Teramo.

Immagine n.4

Ritratto di Melchiorre Delfico

Ritratto di Melchiorre Delfico

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: Litografia tratta da Omnibus Pittoresco, da un articolo di Francesco Michitelli, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: 1841

- autore: ignoto

Ritratto di Melchiorre Delfico di autore ignoto, pubblicato sull'Omnibus Pittoresco di Napoli, del 1841, pp. 43-45 (il nome dell'autore è purtroppo illeggibile).

Immagine n.5

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Emidio Tesei, 1892)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Emidio Tesei, 1892)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Emidio Tesei, 1892)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Emidio Tesei, 1892)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: 1892

- autore: Emidio Tesei

Ritratto di Melchiorre Delfico di Emidio Tesei (1), 1892. L'originale si trova presso la Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico" di Teramo. Notare nell'angolo sinistro del ritratto a matita è scritto "della Monica diresse". Gennaro Della Monica, era insegnante di disegno presso il Liceo Ginnasio, succeduto al padre Pasquale.

Immagine n.6

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Pasquale Fabbri)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Pasquale Fabbri)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: articolo su Melchiorre Delfico pubblicato su L'Italia centrale del 21 febbraio 1930, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: ignota

- autore: Pasquale Fabbri

Ritratto di Pasquale Fabbri, giornalista che si dilettava di pittura.

Immagine n.7

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: articolo su Melchiorre Delfico pubblicato su Il Giornale d'Italia del 1 settembre 1934, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: ignota

- autore: Ferdinando Poletti (2)

L'incisione originale potrebbe essere conservata a San Marino.

Immagine n.8

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

 

- fonte: articolo su Melchiorre Delfico (Savorini, 1932), Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: ignota

- autore: Ferdinando Poletti (2)

Immagine n.9

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

(Biblioteca Ariostea di Ferrara)

- fonte: Memorie storiche della Repubblica di San Marino raccolte dal Cav. Melchiorre Delfico, Biblioteca Ariostea di Ferrara

- data: ignota

- autore: Ferdinando Poletti (2)

Immagine n. 10

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

(per concessione della Biblioteca di Stato e Beni librari della Repubblica di San Marino)

- fonte: Memorie storiche della Repubblica di San Marino raccolte dal Cav. Melchiorre Delfico. 4. ed., Napoli: stabilimento tipografico del Cav. Gaetano Nobile, 1865. Collocazione: SM V 2 9 (per concessione della Biblioteca di Stato e Beni librari della Repubblica di San Marino).
- data: ignota

- autore: Ferdinando Poletti (2)

Immagine n. 11

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (Ferdinando Poletti, Ferrara 1811 - 1878)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: dal primo volume (1901 ?) delle Opere complete di Melchiorre Delfico, Teramo, Fabbri, 1901-1904 a cura di Giacinto Pannella e Luigi Savorini, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: ignota

- autore: Ferdinando Poletti (2)

Immagine n. 12

Ritratto di Melchiorre Delfico, (di G. Forino)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (di G. Forino)

- fonte: dal volume di  Gregorio De Filippis Delfico, Della vita e delle opere di Melchiorre Delfico, Teramo, Angeletti, 1836

- data: 1836

- autore: Gioacchino Forino (3)

Immagine n. 13

Ritratto di Melchiorre Delfico

Ritratto di Melchiorre Delfico

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: Enciclopedia Treccani, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: ignota

- autore: ignoto

Immagine n. 14

Ritratto di Melchiorre Delfico

Ritratto di Melchiorre Delfico

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: Un epistolario di Melchiorre Delfico, San Marino, Arti Grafiche della Balda, 1935 di Pietro Franciosi, Pag. 15, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: ignota

- autore: ignoto

Immagine n. 15

Ritratto di Melchiorre Delfico, (di ignoto autore napoletano del tempo)

Ritratto di Melchiorre Delfico, (di ignoto autore napoletano del tempo)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: Luigi Savorini, Melchiorre Delfico, in Annuario del R. Liceo Ginnasio di Teramo, 1926-1931, e anche per estratto: Teramo, tip.Cioschi, 1932, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: ignota

- autore: ignoto

Nella didascalia, Luigi Savorini (4) dà i riferimenti essenziali e cita la provenienza: dono di Salvatore Di Giacomo: invece, purtroppo, il disegno originale (secondo Savorini, depositato in Biblioteca) non è mai stato ritrovato (5). Notare i vestiti e il cappello in tutto simili agli altri ritratti. Anche i capelli, colore a parte, richiamano in qualche modo il dipinto dell'archivio privato Famiglia Sorge (Immagine n. 1). E' un ritratto giovanile di Melchiorre Delfico, che porta un cappello "da giacobino" o "alla rivoluzionaria".

Immagine n. 16

Melchiorre Delfico di Costanzo Angelini

In una cartella del Fondo Delfico di proprietà della Biblioteca Provinciale "M. Delfico" di Teramo è stata rinvenuta durante le ricerche una lettera inviata negli anni Trenta a Luigi Savorini (4) da un certo Andrea Massimi, studioso di Costanzo Angelini di Amatrice (1760-1853), contemporaneo del Delfico, nella quale si parla di un ritratto dipinto da Costanzo Angelini a Melchiorre Delfico che Massimi però non aveva mai visto e di cui ignorava l'ubicazione ma di cui aveva sentito parlare. Ciò viene citato anche da Raffaele Aurini nella voce "Angelini Costanzo" del suo Dizionario (III vol. 1958). A fronte di tali informazioni si è ritenuto in un primo tempo che l'autore del dipinto dell'immagine n. 1 (vedere inizio pagina) fosse proprio Angelini considerando anche che il ritratto fu eseguito proprio in un'epoca nella quale Angelini era vivo e al massimo del successo. Si è ritenuto opportuno chiedere una consulenza ad una specialista di Costanzo Angelini dell'Università di Napoli. La risposta fu che da un lato si confermava l'esistenza del ritratto opera di Angelini, ma che le ricerche del dipinto che si protraevano fin dal 1974, erano tuttora negative. Peraltro, si affermava nella risposta che la qualità del dipinto riprodotto nell'immagine suddetta, non corrisponde a quella di altri ritratti noti dell'Angelini (cfr. in proposito il catalogo della mostra Casa di re. Un secolo di storia alla Reggia di Caserta, Skira, Milano 2004). Tale parere collima esattamente con quello di un'altro esperto all'uopo interpellato). In definitiva, ad oggi, siamo a conoscenza dell'esistenza certa di un ritratto di Melchiorre Delfico eseguito da Costanzo Angelini, ma non ci è nota l'ubicazione nè l'immagine.

 

Immagine n. 17

Bozzetto della statua di Melchiorre Delfico, (di E. Saroldi)

Bozzetto della statua di Melchiorre Delfico, (di E. Saroldi)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: Bozzetto della statua di Melchiorre Delfico a San Marino, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: 1935

- autore: Enrico Saroldi

Bozzetto esposto presso la Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo.

Immagine n. 18

Bozzetto della statua di Melchiorre Delfico, (di E. Saroldi)

Bozzetto della statua di Melchiorre Delfico, (di E. Saroldi)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: Bozzetto della statua di Melchiorre Delfico a San Marino, pubblicato su Melchiorre Delfico e la Repubblica di San Marino, San Marino, Arti Grafiche della Balda, 1935 di Francesco Balsimelli, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: 1935

- autore: Enrico Saroldi

Immagine n. 19

Statua di Melchiorre Delfico a San Marino, in via della Libertà

Statua di Melchiorre Delfico a San Marino, in via della Libertà

- fonte: Statua di Melchiorre Delfico a San Marino, in via della Libertà

- data: 1935

- autore: Enrico Saroldi

Immagine n. 20

Melchiorre Delfico, (di Raffaello Pagliaccetti)

Melchiorre Delfico, (di Raffaello Pagliaccetti)

esposto presso il Convitto Nazionale, Teramo

- fonte: Convitto Nazionale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: 1863

- autore: Raffaello Pagliaccetti (6)

Busto esposto presso il Convitto Nazionale "Melchiorre Dèlfico", Teramo.

Immagine n. 20

Melchiorre Delfico (copia busto Convitto Nazionale)

Melchiorre Delfico (copia busto Convitto Nazionale)

(Proprietà della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo)

- fonte: Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", (copia busto Convitto Nazionale)

- data: ignota

- autore: Raffaello Pagliaccetti (6)

Busto in bronzo eseguito nel 2004 in occasione della inaugurazione della nuova sede della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo, e ivi esposto.

Immagine n. 21

Melchiorre Delfico (di P. Morganti)

Melchiorre Delfico (di P. Morganti)

- fonte: Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo

- data: 1935

- autore: Pasquale Morganti (7)

Riproduzione del medaglione con ritratto di Melchiorre Delfico eseguito dallo scultore teramano Pasquale Morganti. Oggi è murato, ed esposto insieme al medaglione di Giannina Milli, nell'atrio della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", a Teramo.

Immagine n. 22

Melchiorre Delfico, sulla moneta da € 5,- emessa in San Marino

Melchiorre Delfico, sulla moneta da € 5,- emessa in San Marino

(visita la pagina dedicata)

- fonte: serie divisionale intitolata a Melchiorre Delfico, emessa nella Repubblica di San Marino, costituita da otto valori da 1 Cent a 2 Euro più una moneta da 5 Euro d'argento.

- data: 2006

- autore: Bozzetti di Frantisek Chochola (dritti) e di Luc Luycx (rovesci), incisioni di E. L. Frapiccini

Immagine n. 23

Melchiorre Delfico, sui francobolli emessi in San Marino

Melchiorre Delfico, sui francobolli emessi in San Marino

Melchiorre Delfico, sui francobolli emessi in San Marino

 

Melchiorre Delfico, sui francobolli emessi in San Marino

Melchiorre Delfico, sui francobolli emessi in San Marino (particolare)

Melchiorre Delfico, sui francobolli emessi in San Marino (particolare)

(visita la pagina dedicata)

- fonte: tre serie filateliche dedicate a Melchiorre Delfico, emesse nella Repubblica di San Marino, nel 1935 in occasione del centenario della morte, nel 1942 e nel 1948.

- data: 1935, 1942 e 1948

- autore: disegno di E. Federici. incisione di Nicastro.

_______________

(1) Emidio Settimio Tesei nasce a Pedaso (Ascoli Piceno) l' 11 giugno 1873 da Vincenzo e da Maria Ciarrocchi. Quinto di sette fratelli di una famiglia con poche possibilità economiche, il padre era negoziante, si iscrive, raggiungendo lodevoli risultati, al Liceo Ginnasio "M. Delfico" di Teramo, meritandosi l'esonero dalle tasse scolastiche e riportando nell'esame di licenza liceale del 1893  il punteggio di 9/10.

Frequenta con il medesimo impegno e gratuitamente la Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Bologna sino al quinto anno per trasferirsi, nel 1898, a Roma.

Nel 1892, studente di terza liceale, sotto la guida del maestro di disegno Gennaro Della Monica, esegue il ritratto a matita di Melchiorre Delfico, conservato attualmente presso la Biblioteca Provinciale "M. Delfico", ispirandosi ad una immagine del Delfico, di autore ignoto,  pubblicata nel Poliorama Pittoresco di Napoli. Cfr. Archivio di Stato di Teramo, Amministrazione Scolastica, b. 22, f. 5 e b. 23, f. 1 e Archivio Storico dell'Università degli Studi Bologna, Facoltà di Medicina e Chirurgia, fasc. personale di Emidio Tesei.

(2) Breve nota biografica dell'incisore Ferdinando Poletti, desunta dalla pubblicazione curata da Elena Russo, Incisori ferraresi nelle stampe del Museo Schifanoia dal XVII al XIX secolo, «Quaderni dei Musei Ferraresi», 6, Firenze, Centro Di, 1990, p. 89:

Ferdinando Poletti, ca. 1811-1878, incisore, allievo della scuola d'ornato di Gaetano Domenichini; in seguito si trasferisce a Parma presso lo studio di Paolo Toschi, dove perfeziona la propria tecnica incisoria. Tra le sue opere principali si ricordano i ritratti di Ludovico Ariosto e di Raffaello Sanzio, la raffigurazione della lunetta sopra il portale della chiesa di Santa Monica dipinta dal Garofalo, e la riproduzione della Cattura di Cristo, affrescata dal Tisi nella chiesa di San Francesco a Ferrara. Nel 1866, in seguito all'incisione del ritratto di Vittorio Emanuele venuto in visita a Ferrara, riceve in riconoscimento una spilla di brillanti con le iniziali del re. Lavora anche per la Repubblica di San Marino, dalla quale riceve il titolo di Cavaliere.

Fonti bibliografiche, utilizzate per la stesura della nota:

L. N. CITTADELLA, «La Gazzetta di Ferrara», nn. 1-2, 1852, pp. 7-9

L. N. CITTADELLA, Notizie relative a Ferrara, Ferrara, Taddei, 1864, p. 681

G. FEI, Pinacoteca municipale di Ferrara. Catalogo dei quadri, Ferrara, Tipografia dell'Eridano, 1887, p. 65

G. SCUTELLARI,  Cenni biografici intorno ai pittori, scultori ed architetti ferraresi dal 1750 ai giorni nostri (1892) per far seguito alle Vite del Baruffaldi, in «Atti e Memorie» della Deputazione Ferrarese di Storia Patria, 1893, vol. V, pp. 21-60

L. SERVOLINI, Dizionario illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, 1955, p. 661

A. M. COMANDUCCI, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Patuzzi, 1962, p. 1478

C. SAVONUZZI, Ottocento ferrarese, Milano, Pizzi, 1971, p. 30, 74

(Si ringrazia, per le preziose informazioni, la Biblioteca dei Musei Civici d'Arte Antica di Ferrara).

(3) Nell'opera di Vladimiro Valerio, Costruttori di immagini. Disegnatori, incisori e litografi nell'Officio Topografico di Napoli (1781-1879), Napoli, Paparo Edizioni 2003, viene citato un Gioacchino Forino che riteniamo sia l'autore della litografia. Ecco un breve profilo biografico:
Gioacchino Forino, Napoli, 6 febbraio 1797 - Napoli, 14 febbraio 1858. Disegnatore di vedute e di scene popolari e litografo.
È certamente uno dei più ragguardevoli artisti che figuri nella compagine dei "cartografi" napoletani nel corso del XIX secolo. Sebbene Forino sia stato autore di una vastissima produzione litografica a partire dal 1823 e sia stato particolarmente apprezzato dai suoi contemporanei, risulta pressoché ignorato dalla storiografia artistica. L'Ortolani lo definì "freddo riproduttore d'architetture" (ORTOLANI 1941:11) senza tuttavia ricordare alcuna delle sue opere, nemmeno nel monumentale lavoro su Giacinto Gigante. Qui, sebbene sporadicamente citato, il Nostro non viene collocato nell'indice onomastico (ORTOLANI 1970). [...] Tra le sue ultime realizzazioni possiamo ricordare alcune vedute a pastello, disegnate nel 1857, inserite nella Guida generale della navigazione di Eugenio Rodriguez.

(4) Luigi Savorini, bibliotecario dal 1903 al 1937, realizzò tra l'altro un Archivio Abruzzese diviso per personaggi e per località.
Raccolse buste con articoli di giornale e varia documentazione: ci si trova di tutto: foto, inviti, manifesti, volantini. C'è anche una busta dedicata alla "famiglia Casamarte".

(5) Si tratta di un ritratto di Melchiorre Delfico giovane, cosiddetto con il cappello "alla rivoluzionaria". Non si conosce l'ubicazione dell'originale. Si intravede appeso al muro in una delle foto della mostra del 1961 sul Risorgimento.

(6) Raffaello Pagliaccetti, scultore, nasce a Giulianova il 31 ottobre 1839. Riceve i primi insegnamenti di disegno nel suo paese natale da Flaviano e Laura Bucci, trasferendosi nel 1856 a Roma dove frequenta prima l'Accademia di Francia e poi l'Accademia di S. Luca. Nel 1861, avvalendosi di un assegno concessogli dall'Amministrazione provinciale di Teramo, si reca a Firenze per l'apertura dell'Esposizione Nazionale ed è qui che, partecipando alle attività dell'Accademia, esegue molti disegni e realizza anche opere di un certo impegno, come il busto in marmo dell'illustre conterraneo, l'illuminista teramano Melchiorre Delfico. Il Pagliaccetti dona in seguito l'opera all'Amministrazione provinciale di Teramo come atto di riconoscenza, opera che poi verrà posta presso il Liceo Ginnasio "Melchiorre Dèlfico", oggi collocata nel Convitto Nazionale. La scultura reca la seguente iscrizione: "Raffaello Pagliaccetti da Giulianova nel 1863 scolpiva". Per la prima volta, egli si firma Raffaello e non Raffaele ed aggiunge "da Giulianova".

Lo scultore rimane a Firenze sino  al 1897 eseguendovi la serie delle maggiori opere: "Garibaldi a Caprera", la statua di "Pio IX", il monumento a "Vittorio Emanuele II" donato alla terra natale. Partecipa anche alle esposizioni annuali di Roma, di Napoli, di Parigi e alle Universali di Filadelfia e di Vienna. Fa parte della Commissione tecnica delle regie Gallerie di Firenze e succede a Giovanni Duprè nell'Accademia di Belle Arti. Socio onorario, inoltre, delle Accademie di Bruxelles, Berlino e Parigi, si spegne a Giulianova il 10 maggio 1900. Cfr. Gente d'Abruzzo, Dizionario biografico, a cura di Enrico Di Carlo, Castelli (Te), Andromeda Editrice 2006. 

Il Liceo Ginnasio "Melchiorre Dèlfico" di Teramo trae le sue origini dal regio Liceo Ginnasiale istituito dalla legge Casati del 1859 e introdotto nell'ex regno delle due Sicilie, in luogo dei Reali Collegi e Licei, dal decreto luogotenenziale del 10 febbraio 1861. Il Real Collegio di Teramo, designato dal decreto di Gioacchino Murat del 16 maggio 1813, cominciò a funzionare il 23 gennaio 1814, con solo tre delle quattro cattedre previste (Grammatica inferiore e media, Grammatica superiore (esclusa), Umanità e retorica, Filosofia e matematica) e senza convitto, che invece si aprì con una grande cerimonia inaugurale nel dicembre del 1818, quando il Collegio si era spostato dalla sede nell'ex convento di S. Francesco (attuale S. Antonio) al convento benedettino di S. Matteo, in Corso S. Giorgio, dove rimase sino al 1934, anno in cui venne trasferito nella prestigiosa e nuova sede in Piazza Dante.

Il 20 agosto 1857, Ferdinando Ii, che aveva dal 1849 assegnato l'istruzione e l'ammnistrazione del Collegio di Teramo ai Padri Barnabiti, lo elevò a Liceo. Dopo l'unità d'Italia un decreto del re del 21 ottobre 1861 conservò l'unità didattica e amministrativa del Liceo e del Convitto, ma attribuì al primo il nome di Liceo-Ginnasiale e al secondo quello di Convitto Nazionale: durante il periodo murattiano e poi borbonico Scuola e Convitto si erano mantenuti indistinti sia amministrativamente, sia didatticamente sotto il comune nome di Real Collegio.

L'inaugurazione della nuova titolazione del Liceo-Ginnasio di Teramo a Melchiorre Delfico, concessa per regio decreto, avvenne il 7 giugno 1865: il discorso di circostanza fu tenuto dal prof. Carlo Campana, matematico e patriota teramano, destituito per le sue idee politiche e poi reintegrato nell'insegnamento, che ricordò la figura e l'opera di Melchiorre Delfico. Discorsi tennero anche Berardo Trosini, sindaco di Teramo e il prof. Felice Barnabei, che parlò del Delfico archeologo ed infine Giannina Milli recitò alcune applaudite rime. Rafaele D'Ortensio, professore di eloquenza e Luigi Vinciguerra, professore di letteratura latina e greca, composero delle iscrizioni per ricordare l'intestazione del Liceo al Delfico. Cfr. Aa. VV. Liceo Ginnasio "Melchiorre Dèlfico" Teramo, Annuario 1993-94,  S. Atto (Te) Edigrafital 1994; R. D'Ortensio, Per la solenne inaugurazione del Liceo-Ginnasiale di Teramo nel nome di Melchiorre Delfico. Iscrizioni e sonetti, Teramo, 1865, Tipografia Marsilii; B. Mezucelli, Parole inaugurali di cinque lapidi commemorative poste nel Liceo Ginnasiale "M. Delfico" il 17 marzo 1872,Tipografia Quintino Scalpelli.

(7) Pasquale Morganti nasce a Teramo il 7 gennaio 1861. Non segue studi regolari ma, giovanissimo, apprende dal pittore Gennaro Della Monica i primi elementi del disegno e della pittura. Dotato di straordinaria potenzialità artistica, si reca successivamente a Firenze dove studia scultura nell'Accademia di Belle Arti, presso la quale consegue la licenza col massimo dei voti e la lode. Tornato a Teramo dopo quattordici anni, riceve subito commissioni di opere scultoree ed esegue busti e medaglioni, secondo l'uso del tempo, ai più importanti personaggi della sua città. Molte di queste opere sono conservate presso il Museo Archeologico "Francesco Savini". Nel 1899, su commissione dell'Amministrazione comunale, realizza "La fontana dei due leoni" posta fuori il porticato del Comune, in Piazza Orsini. Si spegne nella sua città il 16 giugno 1940. Cfr. Gente d'Abruzzo, Dizionario biografico, a cura di Enrico Di Carlo, Castelli (Te), Andromeda Editrice 2006.

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Il 25 aprile 2010, a Teramo, in occasione del 65° Anniversario della Liberazione d’Italia, si è svolta una serie di celebrazioni tra cui lo svelamento, in Viale Mazzini, dei busti di alcuni illustri teramani tra cui Melchiorre Delfico (nota aggiunta il 23.01.2011).