Iconografia completa
di Melchiorre Delfico |
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di Luciana D'Annunzio, Massimo De Filippis Delfico, Fausto Eugeni |
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Dopo due anni
esatti dalla prima pubblicazione dell'articolo "Ritratti
di Melchiorre Delfico", e grazie ad approfondite ricerche
su numerosi testi e giornali d'epoca, pubblichiamo una iconografia
completa del nostro filosofo illuminista, con la convinzione che la
stessa sia assolutamente esaustiva. Si ringraziano tutte le persone che
hanno contribuito alla ricerca. |
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Immagine n.1 |
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Ritratto di
Melchiorre Delfico, autore ignoto, sec. XVIII, olio su tela |
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Ritratto di
Melchiorre Delfico, autore ignoto, sec. XVIII, (particolare), olio su tela |
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- fonte: Archivio privato Famiglia Sorge (L’Associazione
culturale "Amici della Dèlfico" ha
acquisito nel 2009 il ritratto per farne dono alla Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Delfico")
- data: fine '700
- autore: ignoto
E' questo il ritratto più conosciuto. Di
autore ignoto e di dimensioni 55x70 cm, si suppone essere stato realizzato verso la fine del
'700. E' stato oggetto della cartolina-ricordo con annullo speciale che
venne emessa a Teramo il 21 giugno 1985 per il 150° anniversario della
morte (Melchiorre Delfico morì a Teramo il 21 giugno 1835). Questo
ritratto è visibile sullo sfondo del
dipinto che ritrae la famiglia del Conte di Longano Gregorio De
Filippis Delfico.
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Immagine n.2 |
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Ritratto
giovanile di Melchiorre Delfico |
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- fonte: immagine riportata in Giovanna Manetta Sabatini, Mosciano Sant'Angelo nell'Abruzzo
teramano e nel Regno di Napoli durante il secolo XVIII, 1997, Sant'Atto di Teramo, Edigrafital, p. 377.
Manca indicazione della fonte originale dell'immagine.
- data: ignota
- autore: ignoto
E' questo
l'unico ritratto giovanile di Melchiorre Delfico. Di autore ignoto,
viene riportato in Giovanna Manetta Sabatini, Mosciano Sant'Angelo
nell'Abruzzo teramano e nel Regno di Napoli durante il secolo XVIII,
1997, Sant'Atto di Teramo, Edigrafital, p. 377, sintesi storica
compilata su documenti ed atti ufficiali e legali, che però non riporta
la fonte. Potrebbe essere però (ipotesi ancora da confermare) un ritratto moderno e di fantasia
eseguito da Francesco Savini junior, figlio o nipote di Francesco Savini che viene
ringraziato in apertura di volume per i disegni che hanno impreziosito
la pubblicazione. L'immagine è stata ripresa da Giovanni Di Leonardo,
Michelangelo Cicconi nel secolo dei
lumi, 2000, Media Edizioni, insieme ai
ritratti di Vincenzo Comi e dell'abate Berardo Quartapelle che con
Melchiorre Delfico furono alcuni tra i protagonisti della Rinascenza
teramana.
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Immagine n.3 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico
(Proprietà
della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte: Litografia tratta da Poliorama
Pittoresco,
Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data: 1835 - 1836
- autore: ignoto
Ritratto di Melchiorre
Delfico di autore ignoto, pubblicato sul Poliorama Pittoresco di Napoli,
del 1835 o 1836.
Questa immagine venne pubblicata nel volume "Teramo nell'800". Emidio Tesei
(1),
studente
del Liceo Ginnasio "Melchiorre Dèlfico", nel 1892 ritrasse questa immagine. L'opera del Tesei si trova presso la Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico" di Teramo.
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Immagine n.4 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico (Proprietà
della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
Litografia tratta da Omnibus Pittoresco, da un articolo di Francesco Michitelli,
Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data: 1841
- autore: ignoto
Ritratto di Melchiorre
Delfico di autore ignoto, pubblicato sull'Omnibus Pittoresco di Napoli,
del 1841, pp. 43-45 (il nome dell'autore è purtroppo illeggibile).
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Immagine n.5 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (Emidio Tesei,
1892) (Proprietà
della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (Emidio Tesei,
1892) (Proprietà
della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data: 1892
- autore: Emidio Tesei
Ritratto di Melchiorre
Delfico di Emidio Tesei (1), 1892. L'originale si trova presso la
Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico" di Teramo. Notare nell'angolo sinistro del
ritratto a matita è scritto "della Monica diresse".
Gennaro Della Monica, era insegnante di disegno presso il Liceo
Ginnasio, succeduto al padre Pasquale. |
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Immagine n.6 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (Pasquale
Fabbri) (Proprietà della
Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
articolo su Melchiorre Delfico pubblicato su L'Italia
centrale del 21 febbraio 1930, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico",
Teramo
- data: ignota
- autore: Pasquale Fabbri
Ritratto di
Pasquale Fabbri, giornalista che si dilettava di pittura.
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Immagine n.7 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (Ferdinando
Poletti,
Ferrara 1811 - 1878) (Proprietà
della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
articolo su Melchiorre Delfico pubblicato su Il Giornale d'Italia
del 1 settembre 1934, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico",
Teramo
- data: ignota
- autore: Ferdinando Poletti (2)
L'incisione originale potrebbe essere conservata a San Marino.
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (Ferdinando
Poletti,
Ferrara 1811 - 1878) (Proprietà
della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
articolo su Melchiorre Delfico (Savorini, 1932), Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data:
ignota
- autore: Ferdinando Poletti
(2)
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (Ferdinando
Poletti,
Ferrara 1811 - 1878) (Biblioteca Ariostea
di Ferrara) |
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- fonte:
Memorie storiche della Repubblica
di San Marino raccolte dal Cav. Melchiorre Delfico, Biblioteca Ariostea
di Ferrara
- data:
ignota
- autore: Ferdinando Poletti
(2)
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Immagine n. 10 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (Ferdinando
Poletti,
Ferrara 1811 - 1878) (per concessione della
Biblioteca di Stato e Beni librari della Repubblica di San Marino) |
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- fonte:
Memorie storiche della Repubblica
di San Marino raccolte dal Cav. Melchiorre Delfico. 4. ed., Napoli:
stabilimento tipografico del Cav. Gaetano Nobile, 1865. Collocazione: SM
V 2 9 (per concessione della Biblioteca di Stato e Beni librari
della Repubblica di San Marino).
- data:
ignota
- autore: Ferdinando Poletti (2) |
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Immagine n. 11 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (Ferdinando
Poletti,
Ferrara 1811 - 1878) (Proprietà
della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
dal primo
volume (1901 ?) delle
Opere complete di Melchiorre Delfico,
Teramo, Fabbri, 1901-1904 a cura di Giacinto Pannella e Luigi Savorini, Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data:
ignota
- autore: Ferdinando Poletti
(2) |
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Immagine n. 12 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (di
G. Forino) |
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- fonte:
dal volume di Gregorio De Filippis
Delfico, Della vita e delle opere di Melchiorre Delfico, Teramo,
Angeletti, 1836
- data: 1836
- autore: Gioacchino Forino (3) |
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Immagine n. 13 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico (Proprietà
della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
Enciclopedia Treccani, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico",
Teramo
- data:
ignota
- autore:
ignoto |
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Immagine n. 14 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico (Proprietà della Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
Un epistolario di Melchiorre Delfico, San Marino, Arti Grafiche
della Balda, 1935 di Pietro Franciosi, Pag. 15, Biblioteca Provinciale
"Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data:
ignota
- autore:
ignoto |
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Immagine n. 15 |
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Ritratto
di Melchiorre Delfico, (di ignoto
autore napoletano del tempo) (Proprietà della Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
Luigi Savorini, Melchiorre Delfico, in Annuario del R. Liceo
Ginnasio di Teramo, 1926-1931, e anche per estratto: Teramo, tip.Cioschi,
1932, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data:
ignota
- autore:
ignoto
Nella didascalia, Luigi Savorini (4) dà i riferimenti essenziali e cita
la provenienza: dono di Salvatore Di Giacomo: invece, purtroppo, il
disegno originale (secondo Savorini, depositato in Biblioteca) non è mai
stato ritrovato (5). Notare i vestiti e il cappello in tutto simili agli
altri ritratti. Anche i capelli, colore a parte, richiamano in qualche
modo il dipinto
dell'archivio privato Famiglia Sorge (Immagine n. 1). E' un
ritratto giovanile di Melchiorre Delfico, che porta un cappello "da
giacobino" o "alla rivoluzionaria". |
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Immagine n. 16 |
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In una cartella del
Fondo Delfico di proprietà della Biblioteca Provinciale "M. Delfico" di Teramo è stata rinvenuta
durante le ricerche una
lettera inviata negli anni Trenta a Luigi Savorini (4) da un
certo Andrea Massimi, studioso di
Costanzo Angelini di
Amatrice (1760-1853), contemporaneo del Delfico, nella
quale si parla di un ritratto dipinto da Costanzo Angelini a Melchiorre
Delfico che Massimi però non aveva mai visto e di cui ignorava
l'ubicazione ma di cui aveva sentito parlare. Ciò viene citato
anche da Raffaele Aurini nella voce "Angelini
Costanzo" del suo Dizionario (III vol. 1958). A fronte di tali
informazioni si è ritenuto in un primo tempo che l'autore del
dipinto dell'immagine n. 1 (vedere inizio pagina) fosse proprio Angelini considerando anche che il ritratto fu
eseguito proprio in un'epoca nella quale Angelini era vivo e al massimo del successo.
Si è ritenuto opportuno chiedere una consulenza ad una specialista di
Costanzo Angelini dell'Università di Napoli. La risposta fu che da un
lato si confermava l'esistenza del ritratto opera di Angelini, ma che
le ricerche del dipinto che si protraevano fin dal 1974, erano tuttora
negative. Peraltro, si affermava nella risposta che la qualità del
dipinto riprodotto nell'immagine suddetta, non corrisponde
a quella di altri ritratti noti dell'Angelini
(cfr. in proposito il catalogo della mostra Casa di re. Un secolo
di storia alla Reggia di Caserta, Skira, Milano 2004). Tale
parere collima esattamente con quello di un'altro esperto all'uopo
interpellato). In definitiva, ad oggi, siamo a conoscenza
dell'esistenza certa di un ritratto di Melchiorre Delfico eseguito da
Costanzo Angelini, ma non ci è nota l'ubicazione nè l'immagine.
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Immagine n. 17 |
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Bozzetto della statua
di Melchiorre Delfico, (di
E. Saroldi) (Proprietà della Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
Bozzetto della statua
di Melchiorre Delfico a San Marino, Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data:
1935
- autore:
Enrico Saroldi
Bozzetto esposto presso la Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo. |
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Immagine n. 18 |
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Bozzetto della statua
di Melchiorre Delfico, (di
E. Saroldi) (Proprietà della Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte: Bozzetto della
statua
di Melchiorre Delfico a San Marino, pubblicato su Melchiorre Delfico e la
Repubblica di San Marino, San Marino, Arti Grafiche della Balda, 1935
di Francesco Balsimelli, Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico",
Teramo
- data:
1935
- autore: Enrico Saroldi |
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Immagine n. 19 |
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Statua
di Melchiorre Delfico a San Marino, in via della Libertà |
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- fonte: Statua
di Melchiorre Delfico a San Marino, in via della Libertà
- data: 1935
- autore: Enrico Saroldi |
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Immagine n. 20 |
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Melchiorre Delfico,
(di Raffaello Pagliaccetti) esposto presso il Convitto
Nazionale, Teramo |
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- fonte:
Convitto Nazionale
"Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data: 1863
- autore: Raffaello Pagliaccetti (6)
Busto esposto presso il Convitto Nazionale "Melchiorre Dèlfico", Teramo. |
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Immagine n. 20 |
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Melchiorre Delfico
(copia busto Convitto Nazionale) (Proprietà della Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo) |
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- fonte:
Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", (copia busto Convitto
Nazionale)
- data:
ignota
- autore:
Raffaello Pagliaccetti (6)
Busto in bronzo eseguito nel 2004 in occasione della inaugurazione della
nuova sede della Biblioteca
Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo, e ivi esposto. |
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Immagine n. 21 |
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Melchiorre Delfico
(di P. Morganti) |
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- fonte:
Biblioteca Provinciale "Melchiorre Dèlfico", Teramo
- data: 1935
- autore: Pasquale Morganti (7)
Riproduzione del
medaglione con ritratto di Melchiorre Delfico eseguito dallo scultore
teramano Pasquale Morganti. Oggi è murato, ed esposto insieme al
medaglione di Giannina Milli, nell'atrio della Biblioteca Provinciale
"Melchiorre Dèlfico", a Teramo.
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Immagine n. 22 |
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Melchiorre Delfico,
sulla moneta da € 5,- emessa in San Marino (visita
la pagina dedicata) |
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- fonte:
serie divisionale intitolata a Melchiorre Delfico, emessa
nella Repubblica di San Marino, costituita da
otto valori da 1 Cent a 2 Euro più una moneta da 5 Euro d'argento.
- data: 2006
- autore:
Bozzetti di Frantisek Chochola (dritti)
e di Luc Luycx (rovesci), incisioni di E. L. Frapiccini |
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Immagine n. 23 |
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Melchiorre Delfico,
sui francobolli emessi in San Marino (particolare) (visita
la pagina dedicata) |
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- fonte:
tre serie filateliche dedicate a Melchiorre Delfico, emesse
nella Repubblica di San Marino, nel 1935 in occasione del centenario
della morte, nel 1942 e nel 1948.
- data: 1935, 1942 e 1948
- autore: disegno di E. Federici.
incisione di Nicastro. |
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(1) Emidio Settimio Tesei nasce a Pedaso (Ascoli Piceno) l'
11 giugno 1873 da Vincenzo e da Maria Ciarrocchi. Quinto di sette fratelli
di una famiglia con poche possibilità economiche, il padre era negoziante,
si iscrive, raggiungendo lodevoli risultati, al Liceo Ginnasio "M. Delfico"
di Teramo, meritandosi l'esonero dalle tasse scolastiche e riportando
nell'esame di licenza liceale del 1893 il punteggio di 9/10.
Frequenta con il medesimo impegno e gratuitamente la
Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Bologna
sino al quinto anno per trasferirsi, nel 1898, a Roma.
Nel 1892, studente di terza liceale, sotto la guida del
maestro di disegno Gennaro Della Monica, esegue il ritratto a matita di
Melchiorre Delfico, conservato attualmente presso la Biblioteca
Provinciale "M. Delfico", ispirandosi ad una immagine del Delfico, di
autore ignoto, pubblicata nel Poliorama Pittoresco di Napoli. Cfr.
Archivio di Stato di Teramo, Amministrazione Scolastica, b. 22, f. 5 e
b. 23, f. 1 e Archivio Storico dell'Università degli Studi Bologna,
Facoltà di Medicina e Chirurgia, fasc. personale di Emidio Tesei.
(2) Breve nota biografica dell'incisore Ferdinando Poletti,
desunta dalla pubblicazione curata da Elena Russo, Incisori ferraresi
nelle stampe del Museo Schifanoia dal XVII al XIX secolo, «Quaderni
dei Musei Ferraresi», 6, Firenze, Centro Di, 1990, p. 89:
Ferdinando Poletti, ca. 1811-1878, incisore, allievo
della scuola d'ornato di Gaetano Domenichini; in seguito si trasferisce a
Parma presso lo studio di Paolo Toschi, dove perfeziona la propria tecnica
incisoria. Tra le sue opere principali si ricordano i ritratti di Ludovico
Ariosto e di Raffaello Sanzio, la raffigurazione della lunetta sopra il
portale della chiesa di Santa Monica dipinta dal Garofalo, e la
riproduzione della Cattura di Cristo,
affrescata dal Tisi nella chiesa di San Francesco a Ferrara. Nel 1866, in
seguito all'incisione del ritratto di Vittorio Emanuele venuto in visita a
Ferrara, riceve in riconoscimento una spilla di brillanti con le iniziali
del re. Lavora anche per la Repubblica di San Marino, dalla quale riceve
il titolo di Cavaliere.
Fonti bibliografiche, utilizzate per la stesura della nota:
L. N. CITTADELLA, «La Gazzetta di Ferrara», nn. 1-2, 1852,
pp. 7-9
L. N. CITTADELLA, Notizie relative a Ferrara,
Ferrara, Taddei, 1864, p. 681
G. FEI, Pinacoteca municipale di Ferrara. Catalogo dei
quadri, Ferrara, Tipografia dell'Eridano, 1887, p. 65
G. SCUTELLARI, Cenni biografici intorno ai pittori,
scultori ed architetti ferraresi dal 1750 ai giorni nostri (1892) per far
seguito alle Vite del Baruffaldi, in «Atti e Memorie» della
Deputazione Ferrarese di Storia Patria, 1893, vol. V, pp. 21-60
L. SERVOLINI, Dizionario illustrato degli incisori
italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, 1955, p. 661
A. M. COMANDUCCI, Dizionario illustrato dei pittori,
disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano,
Patuzzi, 1962, p. 1478
C. SAVONUZZI, Ottocento ferrarese, Milano, Pizzi,
1971, p. 30, 74
(Si ringrazia, per le preziose informazioni, la Biblioteca
dei Musei Civici d'Arte Antica di Ferrara).
(3) Nell'opera di Vladimiro Valerio, Costruttori di
immagini. Disegnatori, incisori e litografi nell'Officio Topografico di
Napoli (1781-1879), Napoli, Paparo Edizioni 2003,
viene citato un Gioacchino Forino che riteniamo sia l'autore della
litografia. Ecco un breve profilo biografico:
Gioacchino Forino, Napoli, 6 febbraio 1797 - Napoli, 14 febbraio 1858.
Disegnatore di vedute e di scene popolari e litografo.
È certamente uno dei più ragguardevoli artisti che figuri nella compagine
dei "cartografi" napoletani nel corso del XIX secolo. Sebbene Forino sia
stato autore di una vastissima produzione litografica a partire dal 1823 e
sia stato particolarmente apprezzato dai suoi contemporanei, risulta
pressoché ignorato dalla storiografia artistica. L'Ortolani lo definì
"freddo riproduttore d'architetture" (ORTOLANI 1941:11) senza tuttavia
ricordare alcuna delle sue opere, nemmeno nel monumentale lavoro su
Giacinto Gigante. Qui, sebbene sporadicamente citato, il Nostro non viene
collocato nell'indice onomastico (ORTOLANI 1970). [...] Tra le sue ultime
realizzazioni possiamo ricordare alcune vedute a pastello, disegnate nel
1857, inserite nella Guida generale della navigazione di Eugenio Rodriguez.
(4) Luigi Savorini, bibliotecario dal 1903 al 1937,
realizzò tra l'altro un Archivio Abruzzese diviso per personaggi e per
località.
Raccolse buste con articoli di giornale e varia documentazione: ci si
trova di tutto: foto, inviti, manifesti, volantini. C'è anche una busta
dedicata alla "famiglia Casamarte".
(5) Si tratta di un ritratto di Melchiorre Delfico giovane,
cosiddetto con il cappello "alla rivoluzionaria". Non si
conosce l'ubicazione dell'originale. Si intravede appeso al muro in
una delle foto della mostra del 1961 sul Risorgimento.
(6) Raffaello Pagliaccetti, scultore, nasce a Giulianova il
31 ottobre 1839. Riceve i primi insegnamenti di disegno nel suo paese
natale da Flaviano e Laura Bucci, trasferendosi nel 1856 a Roma dove
frequenta prima l'Accademia di Francia e poi l'Accademia di S. Luca. Nel
1861, avvalendosi di un assegno concessogli dall'Amministrazione
provinciale di Teramo, si reca a Firenze per l'apertura dell'Esposizione
Nazionale ed è qui che, partecipando alle attività dell'Accademia, esegue
molti disegni e realizza anche opere di un certo impegno, come il busto in
marmo dell'illustre conterraneo, l'illuminista teramano Melchiorre Delfico.
Il Pagliaccetti dona in seguito l'opera all'Amministrazione provinciale di
Teramo come atto di riconoscenza, opera che poi verrà posta presso il Liceo Ginnasio
"Melchiorre Dèlfico", oggi collocata nel Convitto Nazionale.
La scultura reca la seguente
iscrizione: "Raffaello Pagliaccetti da Giulianova nel 1863 scolpiva". Per
la prima volta, egli si firma Raffaello e non Raffaele ed aggiunge "da
Giulianova".
Lo scultore rimane a Firenze
sino al 1897 eseguendovi la serie delle maggiori opere: "Garibaldi a
Caprera", la statua di "Pio IX", il monumento a "Vittorio Emanuele II"
donato alla terra natale. Partecipa anche alle esposizioni annuali di
Roma, di Napoli, di Parigi e alle Universali di Filadelfia e di Vienna. Fa
parte della Commissione tecnica delle regie Gallerie di Firenze e succede
a Giovanni Duprè nell'Accademia di Belle Arti. Socio onorario, inoltre,
delle Accademie di Bruxelles, Berlino e Parigi, si spegne a Giulianova il
10 maggio 1900. Cfr. Gente d'Abruzzo, Dizionario biografico, a cura
di Enrico Di Carlo, Castelli (Te), Andromeda Editrice 2006.
Il Liceo Ginnasio "Melchiorre Dèlfico" di Teramo trae le sue origini dal regio Liceo Ginnasiale
istituito dalla legge Casati del 1859 e introdotto nell'ex regno delle due
Sicilie, in luogo dei Reali Collegi e Licei, dal decreto luogotenenziale
del 10 febbraio 1861.
Il Real Collegio di Teramo,
designato dal decreto di Gioacchino Murat del 16 maggio 1813, cominciò a
funzionare il 23 gennaio 1814, con solo tre delle quattro cattedre
previste (Grammatica inferiore e media, Grammatica superiore (esclusa),
Umanità e retorica, Filosofia e matematica) e senza convitto, che invece
si aprì con una grande cerimonia inaugurale nel dicembre del 1818, quando
il Collegio si era spostato dalla sede nell'ex convento di S. Francesco
(attuale S. Antonio) al convento benedettino di S. Matteo, in Corso S.
Giorgio, dove rimase sino al 1934, anno in cui venne trasferito nella
prestigiosa e nuova sede in Piazza Dante.
Il 20 agosto 1857, Ferdinando Ii, che aveva dal 1849 assegnato l'istruzione e l'ammnistrazione del
Collegio di Teramo ai Padri Barnabiti, lo elevò a Liceo. Dopo l'unità
d'Italia un decreto del re del 21 ottobre 1861 conservò l'unità didattica
e amministrativa del Liceo e del Convitto, ma attribuì al primo il nome di
Liceo-Ginnasiale e al secondo quello di Convitto Nazionale: durante il
periodo murattiano e poi borbonico Scuola e Convitto si erano mantenuti
indistinti sia amministrativamente, sia didatticamente sotto il comune
nome di Real Collegio.
L'inaugurazione della nuova
titolazione del Liceo-Ginnasio di Teramo a Melchiorre Delfico, concessa
per regio decreto, avvenne il 7 giugno 1865: il discorso di circostanza fu
tenuto dal prof. Carlo Campana, matematico e patriota teramano, destituito
per le sue idee politiche e poi reintegrato nell'insegnamento, che ricordò
la figura e l'opera di Melchiorre Delfico. Discorsi tennero anche Berardo
Trosini, sindaco di Teramo e il prof. Felice Barnabei, che parlò del
Delfico archeologo ed infine Giannina Milli recitò alcune applaudite rime.
Rafaele D'Ortensio, professore di eloquenza e Luigi Vinciguerra,
professore di letteratura latina e greca, composero delle iscrizioni per
ricordare l'intestazione del Liceo al Delfico. Cfr. Aa. VV. Liceo
Ginnasio "Melchiorre Dèlfico" Teramo, Annuario 1993-94, S. Atto (Te)
Edigrafital 1994;
R. D'Ortensio,
Per la solenne inaugurazione del Liceo-Ginnasiale di Teramo nel nome di
Melchiorre Delfico. Iscrizioni e sonetti, Teramo, 1865,
Tipografia Marsilii;
B. Mezucelli,
Parole inaugurali di cinque lapidi commemorative poste nel Liceo
Ginnasiale "M. Delfico" il 17 marzo 1872,Tipografia
Quintino Scalpelli.
(7) Pasquale Morganti
nasce a Teramo il 7 gennaio 1861. Non segue studi regolari ma,
giovanissimo, apprende dal pittore Gennaro Della Monica i primi elementi
del disegno e della pittura. Dotato di straordinaria potenzialità
artistica, si reca successivamente a Firenze dove studia scultura
nell'Accademia di Belle Arti, presso la quale consegue la licenza col
massimo dei voti e la lode. Tornato a Teramo dopo quattordici anni, riceve
subito commissioni di opere scultoree ed esegue busti e medaglioni,
secondo l'uso del tempo, ai più importanti personaggi della sua città.
Molte di queste opere sono conservate presso il Museo Archeologico
"Francesco Savini". Nel 1899, su commissione dell'Amministrazione
comunale, realizza "La fontana dei due leoni" posta fuori il
porticato del Comune, in Piazza Orsini. Si spegne nella sua città il 16
giugno 1940. Cfr. Gente d'Abruzzo, Dizionario biografico, a cura di
Enrico Di Carlo, Castelli (Te), Andromeda Editrice 2006. |
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Il 25 aprile 2010, a Teramo, in
occasione del
65° Anniversario
della Liberazione d’Italia, si è svolta una serie di
celebrazioni tra cui lo
svelamento, in Viale
Mazzini, dei busti di alcuni illustri teramani tra
cui
Melchiorre Delfico (nota aggiunta il 23.01.2011). |
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