De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

biblioteca - archivio virtuale

Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

family web site

Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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Note storiche sulla famiglia Mazzocchi

di Luciana D'Annunzio

Giuseppe Guarino nella monografia Vita ed opere di Alessio Simmaco Mazzocchi (1) accenna alle origini orvietane della famiglia (2) che si spostò prima a Capua  (con Francesco Maczocchi 1410, notaio di Capua) e poi a S. Maria di Capua (Lorenzo Mazzoccolo, 1506). L’oscillazione del cognome (Maczocchi, Mazzoccolo, Mazzocchi, latinizzato in Mazochius) rientra nelle trasformazioni filologiche nel corso del tempo.

Da un discendente, anch’egli di nome Lorenzo (n. 1632, farmacista) e da Margarita Battaglia nacquero ben 21 figli, tra i quali l’erudito Alessio Simmaco Mazzocchi (1684-1771), presbitero, filologo, biblista ed archeologo - per questa disciplina fu maestro in Napoli di Melchiorre Delfico - e Francesco (1683-?) farmacista.

Atto di battesimo di Filippo Mazzocchi

Atto di battesimo di Filippo Mazzocchi

Archivio di Stato di Napoli, Collegio dei Dottori, b. 77

(Autorizzazione Prot. n. 7323/28.34.07 del 18.10.2006, per concessione del Ministero Beni e Attività Culturali)

Dal matrimonio di Francesco Mazzocchi con Agnese da Ferano, nacque in Napoli il 2 novembre 1722 Filippo Mazzocchi. Nipote del citato Alessio Simmaco, fu da questi istruito ed educato in casa sin dalla fanciullezza. Da ciò, si comprende facilmente quante cognizioni di scienza e dottrina e quali insegnamenti di sana morale avesse potuto attingere dall’insigne zio. Filippo intraprese la carriera forense e il 25 febbraio 1773 fu nominato Giudice della Gran Corte della Vicaria, dove ebbe particolare stima per aver dimostrato, nell’esercizio della carica, molta dottrina ed onestà. Il 16 ottobre 1778 fu promosso Consigliere del Sacro Regio Consiglio e il 17 agosto 1779 Presidente della Regia Camera della Sommaria e Governatore della Dogana di Foggia. Nel 1782, essendosi formato il supremo Consiglio delle Finanze, richiamato in Napoli, ne fu consigliere, quindi verso il 1788 fu prescelto quale uno dei quindici soci dell’Accademia Ercolanense e il 6 settembre 1791 fu innalzato alla carica di Luogotenente della Camera della Sommaria e decorato del titolo di Marchese. Infine il 18 luglio 1795 fu nominato Presidente del Sacro Regio Consiglio, organo giudiziario collegiale e Suprema Corte del regno di Napoli. Nel disimpegno di tale suprema magistratura ebbe, tra l’altro, l’incarico di nominare soggetti dotti ed onesti per le piazze vacanti dei giudici nei diversi tribunali del Regno, eseguendo il sovrano comando con grande competenza. Nel ricoprire le suddette numerose e rilevanti cariche mostrò sempre spiccate doti di rettitudine, sapere e semplicità tanto da essere stimato e rispettato egualmente dal Re e dai cittadini di tutte le classi.

Il 17 maggio 1775 aveva sposato Maria Francesca Cardamone dalla quale non ebbe figli, morì il 3 maggio 1799, i funerali vennero celebrati nella chiesa di S. Maria della Cesarea.

Filippo Mazzocchi, durante la sua vita, fu molto generoso con i poveri e gli infelici elargendo rilevanti elemosine che continuarono anche dopo la sua morte.

Infatti, con le sue ultime volontà dispose un legato di mille ducati annui allo Stabilimento di S. Gennaro de’ Poveri cosicché gli amministratori, in segno di gratitudine, gli innalzarono un busto di marmo nella chiesa del pio luogo (3)

Iscrizione posta sotto al busto in marmo eretto in onore di Filippo Mazzocchi

Iscrizione posta sotto al busto in marmo eretto in onore di Filippo Mazzocchi  nella chiesa del pio Stabilimento

S.Gennaro de' Poveri nel 1802, tratta da: Giuseppe Castaldi, Della Regale Accademia Ercolanense dalla  sua

fondazione sinora con un cenno biografico de’  suoi soci ordinari, Napoli, dalla Tipografia di Porcelli, 1840

Nel medesimo testamento, scritto di sua mano, chiuso e consegnato al notaio Vincenzo Errichelli di Napoli il 18 febbraio 1799, nominò erede universale Orazio Delfico (4), suo pronipote, nato da Giovan Berardino Delfico, fratello maggiore di Melchiorre, che nel 1767 aveva sposato Caterina Mazzocchi, figlia del fratello Lorenzo e di Cassandra Feola (5). Lorenzo fu anch’egli un importante personaggio, rivestendo il ruolo di Giudice di Vicaria e di Assessore presso la Regia Udienza di Teramo.

E’ a seguito di questa eredità che i Delfico acquisirono il titolo di marchese.

A testimoniare il ricordo degli illustri personaggi della famiglia Mazzocchi ci sono vie e piazze loro intitolate a S. Maria Capua Vetere, a Napoli, ed in altre località (a Capua, l'Arco Mazzocchi).

S. Maria Capua Vetere, Piazza Mazzocchi

S. Maria Capua Vetere, Via Mazzocchi

S. Maria Capua Vetere, Piazza Mazzocchi

S. Maria Capua Vetere, Via Mazzocchi

Descrizione araldica stemma della famiglia Mazzocchi:

ARMA: Partito: nel 1° di rosso al leone tenente con le branche anteriori una mazza d’arme,il tutto di oro (Mazzocchi); nel 2° d’azzurro alla torre al naturale di tre palchi merlati alla ghibellina il 1° di cinque pezzi, il 2° di quattro, il 3° di tre, fondata nel terreno di verde ed accostata verso la cima a destra dalle lettere AE, a sinistra MA (unite) maiuscole romane d’oro (Alemanni) (6).

CIMIERO: Una vecchia che fila alla rocca.

Stemma famiglia Mazzocchi

Stemma famiglia Mazzocchi

(da Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana, V. Spreti, Vol IV, Milano, 1931)

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(1) Giuseppe Guarino, Vita ed opere di Alessio Simmaco Mazzocchi, Caserta, La Minerva, 1908

(2) Nell’Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana, V. Spreti, Vol IV, Milano, 1931, viene indicato piuttosto (probabilmente in maniera erronea, n. D.r.) che la famiglia Mazzocchi è originaria della Campania e si trasferì nell’Umbria in quel di Orvieto verso il 1500.

(3) Giuseppe Castaldi, Della Regale Accademia Ercolanense dalla sua fondazione sinora con un cenno biografico de’  suoi soci ordinari, Napoli, dalla Tipografia di Porcelli, 1840

(4) Archivio di Stato di Teramo, Fondo Delfico, b. 7, ff. 33-34

(5) Ne L’invasione francese negli Abruzzi (1798-1815), di Luigi Coppa-Zuccari, Roma, Tipografia Consorzio Nazionale, MCMXXXIX, viene riportato che Cassandra Mazzocchi, suocera di Giamberardino Delfico, stando a Teramo, si reca con alcuni signori a visitare sette monache uscite arbitrariamente dal loro monastero (an. 1777 dic. 29); sospettata di aver favorito le dette monache, fugge in Atri presso il genero Giamberardino Delfico (an. 1778 genn.).

(6) Nella precitata Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana viene altresì riportato che nei Mazzocchi si estinse la famiglia degli Alemanni che si vuole originaria dalla Germania e che in Firenze godè delle primarie cariche dando alla Repubblica venti priori e due gonfalonieri.

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Si ringrazia sentitamente il Prof. Alberto Perconte Licatese per il contributo fornito.