Giuseppe Guarino nella monografia Vita ed opere di Alessio Simmaco
Mazzocchi (1) accenna alle origini orvietane della famiglia (2) che
si spostò prima a Capua (con Francesco Maczocchi 1410, notaio di Capua)
e poi a S. Maria di Capua (Lorenzo Mazzoccolo, 1506). L’oscillazione del
cognome (Maczocchi, Mazzoccolo, Mazzocchi, latinizzato in Mazochius)
rientra nelle trasformazioni filologiche nel corso del tempo.
Da un discendente, anch’egli di nome Lorenzo (n. 1632, farmacista) e da
Margarita Battaglia nacquero ben 21 figli, tra i quali l’erudito
Alessio Simmaco
Mazzocchi (1684-1771), presbitero, filologo, biblista ed archeologo
- per questa disciplina fu maestro in Napoli di Melchiorre Delfico - e
Francesco (1683-?) farmacista.
|
|
Atto di battesimo di
Filippo Mazzocchi Archivio di Stato di Napoli,
Collegio dei Dottori, b. 77
(Autorizzazione Prot. n. 7323/28.34.07 del 18.10.2006,
per concessione del Ministero Beni e Attività
Culturali) |
|
Dal matrimonio di Francesco Mazzocchi con Agnese da Ferano, nacque in
Napoli il 2 novembre 1722 Filippo Mazzocchi. Nipote del citato Alessio
Simmaco, fu da questi istruito ed educato in casa sin dalla
fanciullezza. Da ciò, si comprende facilmente quante cognizioni di
scienza e dottrina e quali insegnamenti di sana morale avesse potuto
attingere dall’insigne zio. Filippo intraprese la carriera forense e il
25 febbraio 1773 fu nominato Giudice della Gran Corte della Vicaria,
dove ebbe particolare stima per aver dimostrato, nell’esercizio della
carica, molta dottrina ed onestà. Il 16 ottobre 1778 fu promosso
Consigliere del Sacro Regio Consiglio e il 17 agosto 1779 Presidente
della Regia Camera della Sommaria e Governatore della
Dogana di Foggia.
Nel 1782, essendosi formato il supremo Consiglio delle Finanze,
richiamato in Napoli, ne fu consigliere, quindi verso il 1788 fu
prescelto quale uno dei quindici soci dell’Accademia Ercolanense e il 6
settembre 1791 fu innalzato alla carica di Luogotenente della Camera
della Sommaria e decorato del titolo di Marchese. Infine il 18 luglio
1795 fu nominato Presidente del Sacro Regio Consiglio, organo
giudiziario collegiale e Suprema Corte del regno di Napoli. Nel
disimpegno di tale suprema magistratura ebbe, tra l’altro, l’incarico di
nominare soggetti dotti ed onesti per le piazze vacanti dei giudici nei
diversi tribunali del Regno, eseguendo il sovrano comando con grande
competenza. Nel ricoprire le suddette numerose e rilevanti cariche
mostrò sempre spiccate doti di rettitudine, sapere e semplicità tanto da
essere stimato e rispettato egualmente dal Re e dai cittadini di tutte
le classi.
Il 17 maggio 1775 aveva sposato Maria Francesca Cardamone dalla quale
non ebbe figli, morì il 3 maggio 1799, i funerali vennero celebrati
nella chiesa di S. Maria della Cesarea.
Filippo Mazzocchi, durante la sua vita, fu molto generoso con i poveri e
gli infelici elargendo rilevanti elemosine che continuarono anche dopo
la sua morte.
Infatti, con le sue ultime volontà dispose un legato di mille ducati
annui allo Stabilimento di S. Gennaro de’ Poveri cosicché gli
amministratori, in segno di gratitudine, gli innalzarono un busto di
marmo nella chiesa del pio luogo (3)
|
Iscrizione posta
sotto al busto in marmo eretto in onore di Filippo
Mazzocchi nella chiesa del pio Stabilimento S.Gennaro de'
Poveri nel 1802, tratta da: Giuseppe Castaldi, Della
Regale Accademia Ercolanense dalla sua fondazione sinora con un cenno biografico de’ suoi soci ordinari,
Napoli, dalla Tipografia di Porcelli, 1840 |
|
Nel medesimo testamento, scritto di sua mano, chiuso e consegnato al
notaio Vincenzo Errichelli di Napoli il 18 febbraio 1799, nominò erede
universale Orazio Delfico (4), suo pronipote, nato da
Giovan Berardino Delfico,
fratello maggiore di Melchiorre, che nel 1767 aveva sposato Caterina
Mazzocchi, figlia del fratello Lorenzo e di Cassandra Feola (5). Lorenzo
fu anch’egli un importante personaggio, rivestendo il ruolo di Giudice
di Vicaria e di Assessore presso la Regia Udienza di Teramo.
E’ a seguito di questa eredità che i
Delfico
acquisirono il titolo di marchese.
A testimoniare il ricordo degli illustri personaggi della famiglia
Mazzocchi ci sono vie e piazze loro intitolate a S. Maria Capua Vetere,
a Napoli, ed in altre località (a Capua, l'Arco
Mazzocchi).
|
|
|
S. Maria Capua Vetere, Piazza Mazzocchi |
S. Maria Capua Vetere, Via Mazzocchi |
|
Descrizione araldica stemma della famiglia Mazzocchi:
ARMA: Partito: nel 1° di rosso al leone tenente con le branche anteriori
una mazza d’arme,il tutto di oro (Mazzocchi); nel 2° d’azzurro
alla torre al naturale di tre palchi merlati alla ghibellina il 1° di
cinque pezzi, il 2° di quattro, il 3° di tre, fondata nel terreno di
verde ed accostata verso la cima a destra dalle lettere AE, a sinistra
MA (unite) maiuscole romane d’oro (Alemanni) (6).
CIMIERO: Una vecchia che fila alla rocca. |
|
|
|
Stemma famiglia Mazzocchi
(da
Enciclopedia
Storico-Nobiliare Italiana, V. Spreti, Vol IV, Milano, 1931)
|
|