De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

biblioteca - archivio virtuale

Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

family web site

Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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Note storiche sulla famiglia Paris

di Luciana D'Annunzio

Nei primi decenni del XVIII secolo la cospicua famiglia Paris era insediata nella città di Campli nel quartiere della Nocella dove il capostipite Antonio (1) sposò Rosalba Rossi e da loro nacquero Maria Felice, Serafino che divenne sacerdote, Vincenza e Serafina suore nel convento delle Benedettine di S. Giovanni Battista di Teramo e Giovannantonio (Campli, 24 novembre1752). Da notizie avute dai discendenti, presso i quali si conservano alcuni ritratti tra cui un autoritratto, e dai Cenni biografici stilati da Ignazio Rozzi si apprende che Giovannantonio fu un pittore di elevato talento manifestato sin dai primi anni della sua fanciullezza (2). Avviato alla carriera ecclesiastica, compì in Ascoli oltre agli studi filosofici e teologici quelli di disegno con il celebre Nicola Monti. Trasferitosi a Roma continuò l’apprendimento della pittura con Anton Raphael Mengs (Aussig, 1728 – Roma, 1779) del quale fu più amico prediletto che allievo e quello delle lettere con insigni maestri presso l’Archiginnasio della Sapienza. A seguito della morte del Mengs e per i problemi di salute che lo affliggevano il Paris si trasferì a Napoli dove, lasciato l’abito clericale, conseguì la laurea di dottore in diritto civile e canonico e vi rimase diversi anni esercitando con successo la professione di avvocato. Nella capitale fu molto stimato ed onorato dell’amicizia di distinti personaggi - tra i quali l’abate Aurelio De Giorgi-Bertòla - che ambivano ad avere qualche opera del suo rinomato pennello. Tornato in patria nell’ultimo decennio del 1700, continuò nell’esercizio dell’avvocatura e nel 1808, a seguito della riforma giudiziaria introdotta da Napoleone che istituiva i Giudici di pace, venne nominato Aggiunto al Giudicato di pace di Campli e nel contempo Controloro delle Contribuzioni dirette nella prima formazione del Catasto provvisorio. Per più volte ricoprì la carica di Consigliere provinciale e fu, tra i primi, ad essere eletto socio corrispondente della Società Economica di Teramo, mentre nel 1810, ottenne la nomina di socio corrispondente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli per le sue qualità e per la fama che aveva raggiunto. Trasferitosi a Teramo coltivò una cara amicizia con Melchiorre Delfico che durò sino alla morte di costui. Non abbandonò mai la pittura sino agli ultimi giorni della sua lunga vita che cessò il 18 febbraio 1840.

Autoritratto di Giovannantonio Paris

Autoritratto di Giovannantonio Paris

Dal matrimonio di Giovannantonio Paris con Giovanna Montori nacque l’unico figlio Luigi il 13 aprile 1797 (3). Luigi frequentò a Teramo la scuola di Biagiantonio Michitelli e Domenico Mangioni prediligendo gli studi della matematica e della fisica. Fu uomo insigne e di vasta cultura, profondo conoscitore delle lingue greca e latina, ma anche del tedesco, dell’inglese e del francese dal quale tradusse gli Elementi di Dritto Politico di A. Macarel, Consigliere di stato e Professore aggiunto alla Cattedra di diritto amministrativo di Parigi (4). Con real decreto del 24 marzo 1819 venne nominato professore di matematica sublime e fisica matematica nel Real Collegio di Teramo, dove con zelo e sommo sapere istruì la gioventù sino al 1832 quando, volontariamente, lasciò l’insegnamento. Ricoprì moltissime cariche pubbliche: nel consesso della Società Economica fu socio corrispondente, tesoriere, socio onorario, direttore dell’Orto sperimentale ed infine presidente, fu segretario del Consiglio generale degli Ospizi, consigliere distrettuale di Teramo, deputato alle Opere pubbliche provinciali, membro della Commissione di salute della provincia e decurione (5). Collezionò libri, anche di elette edizioni straniere, riuscendo a realizzare una notevole quanto prestigiosa biblioteca che, composta da opere rare e di pregio a partire dal XVI secolo di prevalente carattere giuridico si conserva, in parte, presso l’Archivio di Stato di Teramo al quale, nel 1940,  venne munificamente donata dal nipote Lorenzo Paris.

Luigi sposò il 17 giugno 1824 a Teramo Teresa Rubini (09.02.1805 - 08.05.1856) figlia di Francesco e di Margherita Cristofari, ed è in questo periodo che la famiglia Paris trasferisce la propria residenza nel capoluogo aprutino. Dall’unione nacquero Maria (1825-?), Lorenzo (1827-1847), Rosa (1830-1842), Michele (1832-?), Giovanna (1833-?) e Antonia (1835-1857). La perdita di Rosa appena dodicenne avvenuta nel 1842 e di Lorenzo di dieci anni nel 1847 segnarono profondamente l’animo paterno. Luigi si spense a Teramo il 23 giugno 1856 ad un mese dalla scomparsa della moglie Teresa.

Fotografia della famiglia Paris, da una immagine di fine '800

Fotografia della famiglia Paris, da una immagine di fine '800. L'ultima donna a destra è Elisabetta De Filippis Delfico, figlia di Bernardino e Michela Martinetti, con in braccio la figlia ultimogenita Isabella, nata nel 1894. Seduti ai suoi piedi, gli altri due figli Michele (a destra) e Giamberardino. A sinistra di Giamberardino l'altra figlia Dora, seduta in terra davanti alla nonna Vittoria Mezucelli, che si è mossa durante lo scatto. La donna tra Elisabetta De Filippis Delfico e Vittoria Mezucelli è la moglie di Lorenzo Paris, Giacinta Ferraioli e la bambina davanti a lei è la figlia Vittorina Paris mentre il bambino in braccio alla Mezucelli dovrebbe essere Manlio Paris. Sopra Vittoria Mezucelli, il figlio Luigi Paris, sindaco di Teramo. In seconda fila, seduto tra Elisabetta De Filippis Delfico e l'altra donna, il canonico Berardo Mezucelli.

Michele, unico erede in linea maschile, sposando Vittoria Mezucelli il 25 luglio 1857,  figlia di Giulio, avvocato e di Giuditta Silvestri si imparentò con una delle famiglie più antiche e rappresentative di Teramo che, a partire dalla metà del 1500 e per ben quattro secoli, aveva svolto un ruolo di assoluta preminenza nella città, poi estintasi con Francesco, morto celibe nel 1923. Dal matrimonio discesero Teresa (1858 - ?), Luigi (1859 - 1936), Lorenzo (1861 - 1943) che sposò Giacinta Ferraioli, Giovanni (1863 - ?), Giuseppe (1864 - 1902), Antonietta (1866 - 1942), Rosa (1868 -?) che sposò Pietro Quintiliani e Giulio (1871 - ?) che sposò Vittoria Zappa (6).

Ritratto di Luigi Paris, disegnato a china da F. Pagliuzzi

Ritratto di Luigi Paris, disegnato a china da F. Pagliuzzi, 1904,

e stampato su numero speciale del 1904 di "Beneficienza" (tratto da una fotografia).

Luigi (Teramo, 4 ottobre 1859 – Teramo, 2 dicembre 1936), avvocato penalista nel foro teramano e uomo politico, il 12 novembre 1887 sposò Elisabetta figlia di Bernardino De Filippis Delfico e Maria Michela Martinetti e dalla loro unione nacquero Michele (1889-1973), ordinario di elettrotecnica all'università di Pisa, Giamberardino (1890-1960), avvocato, Dora e Isabella. Luigi Paris ebbe sempre a cuore il pubblico bene amministrando con saggezza e con grande passione la cosa pubblica cercando di rendere la sua città moderna nell’edilizia e nella viabilità. Candidato alle elezioni comunali di Teramo del 1894 con un gruppo di giovani avvocati di tendenza filosocialista e con un programma molto avanzato, dato l’esito incerto delle elezioni, finisce per essere eletto sindaco di una maggioranza molto eterogenea. Nonostante le critiche per la mancanza di omogeneità politica, l’amministrazione da lui guidata diede prova di grande efficienza, conseguendo importanti risultati quali il risanamento finanziario dell’ente, l’allacciamento della luce elettrica e la conduttura di acqua potabile. Ricoprì le cariche di sindaco nei periodi 1894 – 1905 e 1914 – 1918, di vice presidente del Consiglio provinciale fino al 1923, di membro del Consiglio provinciale scolastico. Autorevole esponente della locale massoneria, fu giolittiano e interventista nel il primo conflitto mondiale e a tal proposito nella sala consiliare del comune di Teramo è apposta una epigrafe datata 21 novembre 1918 che riporta le parole che Filippo Faes, sindaco di Trento, fa pervenire in risposta al saluto che il sindaco Paris gli aveva inviato: "Libera dall’aborrito servaggio per virtù dell’esercito italiano, Trento invia fraterno saluto a Teramo i cui figli, fra i primi, ci portarono vita e libertà".

Luigi Paris

Luigi Paris

l simbolo usato nelle elezioni politiche del 1919

Il simbolo usato nelle elezioni politiche del 1919

(da "Vita Nuova", 8 novembre 1919)

Candidato alle elezioni politiche del 1919 nel listone nittiano, che aveva come simbolo una "Locomotiva", fu il primo dei non eletti nonostante il grande successo personale. Con l’on. Roberto De Vito riorganizzò la locale sezione radicale, aderendo poi alla Democrazia Sociale di cui fu presidente fino all’ottobre 1923. Non condivise l’avvicinamento al fascismo dell’on. De Vito collocandosi all’opposizione e ciò gli valse l’isolamento e l’ostracismo da parte del regime negli anni successivi (7). Clamoroso fu il divieto di far partecipare il gonfalone comunale al suo corteo funebre. Luigi Paris e Elisabetta De Filippis Delfico sono tumulati nella cappella Paris nel cimitero teramano di Cartecchio.

Caricatura di Luigi Paris (Melchiorre De Filippis Delfico, 1888)

Caricatura di Luigi Paris (Melchiorre De Filippis Delfico, 1888)

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(1) Presso l’archivio della famiglia Paris è conservata una laurea di tale Saverio Paris dei primi del 1700 ma non si ravvisa nessun collegamento di parentela con Antonio che ad oggi, a seguito delle ricerche fatte, risulta essere il capostipite.

(2) Archivio di Stato di Teramo, Biblioteca Paris-Mezucelli, Cenno biografico di Gio. Antonio Paris Dottore di Leggi Socio corrispondente della Reale Accademia di Belle Arti di Napoli e della Reale Società Economica del Primo Abruzzo Ultra estratto dal discorso del Segretario perpetuo della Società predetta pronunziato nella tornata de’ 2 Novembre 1840. Riportato nel Gran Sasso d’Italia, n. 14 bis, 15 luglio 1841, Teramo, Tipografia Angeletti, 1841. Il Segretario perpetuo della Società Economica dal 1839 al 1851 fu Ignazio Rozzi (Notaresco 1797-Teramo 1870), naturalista, che a proposito del Mengs aggiunge essere suo "avolo" poiché Giuseppina De Angelis, madre di Rosa Coppi, moglie del Rozzi era figlia del barone Antonio De Angelis di Ancarano e di Caterina Mengs, terzogenita dell’illustre pittore.  

Altro pittore teramano, di nome Gioacchino Paris, è citato da Raffaele Aurini nel Dizionario Bibliografico della Gente d’Abruzzo, Colledara (Te), Andromeda Editrice, 2002, vol. III pg. 264, quale esecutore del ritratto di Francesco Filippi Pepe (Civitella del Tronto 1737- Teramo 1812) ma, da una verifica fatta recentemente presso il comune di Civitella del Tronto dove è conservato il ritratto di Filippi Pepe da persona delegata, il dipinto non reca alcuna firma, pertanto l’attribuzione a Gioacchino Paris è da verificare con ulteriori ricerche. Dalle indagini ad oggi fatte sullo Stato Civile della provincia di Teramo non è stato trovato alcun Gioacchino Paris.

Anche Melchiorre Delfico (1744-1835) indica un Paris, ma senza nome, in una sua lettera datata Rimini, 5 novembre 1803 e pubblicata da Francesco Balsimelli in Epistolario di Melchiorre Delfico, Lettere Sammarinesi, nella quale chiede al fratello Gian Berardino di far realizzare a "Paris che ne fu l’autore" una copia del ritratto "dell’illustre amico" da inviare a Bologna (è probabile possa trattarsi di Alberto Fortis, che era bibliotecario a Bologna e dove muore proprio nel 1803). In questo caso, a seguito delle notizie riportate dal Rozzi, si può ritenere che il "Paris" sia Giovannantonio.

(3) Ibidem.

(4) Archivio di Stato di Teramo, Biblioteca Paris-Mezucelli, Elementi di Dritto Politico del Sig. A. Macarel. Traduzione dal francese di Luigi Paris, Teramo, Tipografia Marsilii, 1848.

(5) Archivio di Stato di Teramo, Biblioteca Paris-Mezucelli, Alla memoria di Luigi Paris Presidente della R. Società Economica Segretario del Consiglio generale degli Ospizi di Apruzzo Ultra I Consigliere distrettuale di Teramo. Elogio funebre per Gioacchino Cappellieri, Teramo, Tipografia Marsilii, 1856.

(6) Ottavio Di Stanislao, La famiglia Mezucelli nella storia di Teramo, in «Notizie dalla Dèlfico», 1/1998.Giulio Mezucelli aveva fatto parte con Pancrazio Palma, Gregorio De Filippis Delfico e Giovanni Marcozzi della deputazione cittadina per il ricevimento del re Ferdinando II in visita a Teramo nel 1832, mentre Giuditta Silvestri era figlia di Adriano Silvestri di Brittoli, capo-ruota del Tribunale provvisorio, presieduto da Giovan Berardino Delfico, che amministrò la giustizia in nome del re dopo la restaurazione del I maggio 1799. Inoltre, della famiglia Mezucelli va ricordato Berardo (1836-1905), raffinato intellettuale, esponente della vita culturale di Teramo negli ultimi decenni dell’Ottocento. Insegnò al Liceo Ginnasio "M. Delfico" e successivamente nel seminario diocesano. Fu uno dei primi bibliotecari della "Delfico", canonico ed arcidiacono del Capitolo Aprutino. Mentre il Giulio Paris che nasce nel 1871 da Michele e Vittoria Mezucelli fu professore di chimica tecnologica agraria a Perugia. Nell’Aula magna di quell’Università si conserva il suo busto in marmo. Si coglie l’occasione per ringraziare la signora Anna Maria Paris Semenzato per questa ed altre importanti informazioni date.

(7) Cfr. Luigi Ponziani, Il capoluogo costruito: Teramo in età liberale, 1860-1900, Teramo, Edigrafital, 2003, con particolare riferimento al capitolo XIV "Luigi Paris sindaco", pp. 401-434  e «Vita Nuova», Giulianova, 9 novembre 1919, numero speciale.

Sui legami di Luigi Paris con la Massoneria e sull'attività di antifascista cfr Fausto Eugeni, Massoneria e Opposizione Costituzionale in Abruzzo e Molise dinanzi al fascismo, in "Rivista abruzzese di studi storici dal fascismo alla Resistenza", a. I (1980), n. 1, passim.

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Grazie a Ottavio Di Stanislao e Fausto Eugeni per la preziosa collaborazione